Vola il Grana Padano con un aumento del 9% delle esportazioni nel 2015 e con una previsione per il 2016 di una produzione record di oltre 4,8 milioni di forme. L’assemblea del Consorzio Grana Padano ha appena approvato il piano produttivo 2016-2018 che, per il prossimo anno, prevede una produzione di oltre 4,8 milioni di forme, record assoluto di sempre. Lo ha annunciato Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano all’assemblea generale consortile, a Brescia.
“Questo risultato”, ha spiegato Baldrighi, “conferma ancora una volta la grande sintonia strategica tra la base e i vertici del Consorzio, come è stato in ottobre dove l’assemblea ha approvato lo studio del nuovo piano che oggi abbiamo presentato e che ha trovato pieno appoggio”.
All’incontro era attesa la presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina che, trattenuto a Roma da impegni istituzionali, ha espresso il suo sostegno all’attività messa in campo dal Consorzio Grana Padano, con un messaggio. “Ritengo opportuno sottolineare la funzione strategica del vostro appuntamento di oggi”, ha detto Martina, rilevando che “il nuovo Piano Produttivo del Consorzio costituisce uno strumento fondamentale, come dimostra la crescita registrata dall’attivazione del primo Piano nel 2006 ad oggi. Cifre interessanti che dobbiamo considerare in tutta la loro importanza, per uno dei prodotti che più rappresenta il Made in Italy, con una storia e una tradizione che sintetizzano al meglio l’eccellenza del patrimonio agroalimentare italiano. Una realtà che abbiamo voluto promuovere e valorizzare con una serie di azioni mirate su tre fronti cruciali come quello delle relazioni diplomatiche, della promozione dei prodotti e della lotta al falso Made in Italy agroalimentare. Sono convinto che in questa partita un ruolo di primo piano spetti proprio al Consorzio Grana Padano, al lavoro che ha saputo portare avanti in questi anni che gli ha consentito di conquistare la fiducia e l’apprezzamento dei consumatori di tutto il mondo”, ha concluso il ministro Martina.
“Ringraziamo il ministro Martina”, ha detto Baldrighi, “che si è speso fattivamente per sensibilizzare collettività e Istituzioni nei confronti dei danni economici e dei rischi per il consumatore dovuti al falso agroalimentare. Registriamo dei passi avanti, ma c’è ancora molto da fare. Bruxelles, come chiediamo ripetutamente da anni, deve innanzitutto imporre la tracciabilità delle materie prime nei prodotti alimentari. Solo con un’etichettatura trasparente, i consorzi di tutela potranno affermare le proprie eccellenze sui mercati esteri”.
Nel 2015 la produzione di Grana Padano, considerando una proiezione fino al 31 dicembre, ha raccontato il presidente Baldrighi, “si stima attorno ai 4,8 milioni di forme, con un aumento dell’export del 9%. Certamente l’effetto Expo 2015 ha contribuito a rendere ancor più forte la nostra presenza a livello internazionale. Ora continueremo a promuovere in Italia e nel mondo il nostro modo di interpretare la qualità Made in Italy”.
Da parte sua Stefano Berni, direttore del Consorzio, ha annotato che “l’Unione Europea ha registrato oltre 1.200 prodotti con marchi D.O.P., I.G.P. e S.T.G. Il 22% di questi, sono di origine italiana. Solo con provvedimenti precisi, chiari e rigorosi potremo proteggerli da falsificazioni e scimmiottature che continuano a essere all’ordine del giorno. Per quanto di nostra competenza, continueremo con le nostre attività di sensibilizzazione e promozione. Su questo capitolo l’Assemblea ha approvato un budget 2016 di circa 26,5 milioni di euro di cui 10,5 destinati alle attività sull’estero e 16 milioni per quelle sul territorio nazionale, per mettere in evidenza i valori del nostro formaggio e i suoi caratteri distintivi”, ha concluso Berni.
di Leonzio Nocente
19 Dicembre 2015