Il successo di Expo Milano 2015 e, poi, la diatriba sul dopo Expo. Così è stato presentato al Piccolo Teatro di Milano, “Italia 2040 Human Technopole”, il progetto per il nuovo polo di ricerca dopo Expo Milano 2015, alla presenza di Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri, e di Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura.
L’Istituto Italiano di Tecnologia, insieme al Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi Milano Bicocca, in collaborazione con gli istituti di ricerca clinica e ospedaliera di Milano, la Fondazione Edmund Mach di Trento, la Fondazione ISI di Torino, il CINECA di Bologna e il CREA, hanno insomma completato il progetto scientifico che promuove un approccio multidisciplinare e integrato sul tema della salute e dell’invecchiamento. Medicina, big data, nanotecnologie e nutrizione le parole chiave per creare una nuova conoscenza scientifica e nuove tecnologie. L’obiettivo è rendere l’Italia uno dei Paesi leader mondiale nell’ambito delle tecnologie umane e della lunga vita.
“A tre mesi di distanza ci ritroviamo qui dove, dopo Expo, lanciammo l’idea di un grande progetto per il post Esposizione universale: Italia 2040”, ha detto il ministro Maurizio Martina, sottolineando che “si tratta di un lavoro strepitoso che siamo riusciti a realizzare insieme, un grande investimento su tecnologie, sapere e innovazione. In questi tempi in cui si fa fatica a dare scadenze e continuità, penso che sia straordinario essere qui oggi a rendere conto di cosa è stato fatto in poche settimane su quello che è il cuore scientifico del post Expo. Un gran lavoro di squadra che vede in campo Governo, Regione, Comune, IIT e le università di Milano oltre ad altri soggetti coinvolti da protagonisti in questa grande sfida. Abbiamo dimostrato che sappiamo fare sistema e sappiamo mettere insieme un progetto condiviso. Vogliamo collocare l’Italia tra i Paesi leader nella frontiera delle scienze per la vita. Qui c’è il carico dell’eredità di Expo. Ecco come diamo seguito a quei sei mesi dove ci siamo interrogati spesso su come innovare. Siamo sulla strada giusta”.
Il progetto nel dettaglio prevede che lo “Human Technopole” sarà organizzato in sette Centri: Medical Genomics; Neurogenomics; Agri-Food and Nutrition Genomics; Data Science; Computational Life sciences; Analysis, decision and Society; Nano Science and Technology, nonché in tre strutture condivise: Central Genomics, Imaging; Data Storage and High Performance Computing.
Il progetto sarà realizzato nell’area di Expo Milano 2015 e prevede un’infrastruttura centrale di laboratori che ospiterà a regime circa 1.500 fra ricercatori, tecnici e amministrativi. Altri laboratori sorgeranno all’interno degli istituti di ricerca partner, sotto forma di Outstation. La fase di start-up durerà 3 anni, al termine della quale è prevista una prima valutazione da parte di panel internazionali.
I ricercatori e i principali investigator dello “Human Technopole, Italia 2040” verranno selezionati tramite call internazionali, in linea con gli standard di riferimento, con l’obiettivo di attrarre scienziati di rilevanza mondiale senza barriere di nazionalità. I profili richiesti riguarderanno molteplici campi di ricerca (come ad esempio biologi, fisici, biotecnologi, ingegneri, matematici, medici, chimici, nutrizionisti) che collaboreranno fra loro, in un contesto di multidisciplinarietà e contaminazione scientifica.
Nelle prossime settimane il progetto sarà sottoposto a valutazione da parte di un comitato tecnico scientifico indipendente e internazionale.
Il Centro di Agri-food and Nutrition Genomics sarà la struttura in cui i migliori esperti nei settori dell’agroalimentare, nutrizione e salute potranno lavorare per definire, in modo inedito a livello internazionale, la corretta nutrizione preventiva all’insorgenza malattie degenerative.
di Letizia Freschi
26 Febbraio 2016