Dopo le “bandiere blu” per le migliori località balneari marine, arrivano le “Spighe Verdi 2016” per i comuni rurali. Sono state annunciate da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura. L’iter procedurale messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2008, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione tecnica il raggiungimento del risultato finale.
Le “Spighe Verdi” 2016 sono state assegnate in nove regioni. Toscana e Campania le due regioni con il maggior numero di riconoscimenti; la prima con Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci; la seconda con Agropoli, Positano e Pisciotta. Un Comune rurale per ognuna delle restanti regioni: Serralunga di Crea (Piemonte), Lavagna (Liguria), Càorle (Veneto), Matelica (Marche), Montefalco (Umbria), Ostuni (Puglia) e Ragusa (Sicilia), che potranno così fregiarsi, in questa prima edizione, del riconoscimento “Spighe Verdi 2016”.
Il programma parte dal presupposto che agricoltura e sostenibilità siano due realtà indissolubili e che dal loro rapporto dipenderà molto del futuro del nostro territorio. Per questo nasce Spighe Verdi: per fornire uno strumento che guidi i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione in un percorso virtuoso che giovi, contestualmente, all’ambiente e alla qualità della vita della comunità.
“Spighe Verdi” vogliono essere un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale d’iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese alla sua realizzazione.
Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione di uno schema come “Spighe Verdi”, FEE Italia e Confagricoltura hanno condiviso un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che hanno guidato questa prima edizione del programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.
“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 30 anni di applicazione in 67 Paesi nel mondo. “Spighe Verdi” si rivolge ai Comuni utilizzando, per l’aspetto agricolo, i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura.
“Abbiamo riconosciuto con soddisfazione le prime 13 ‘Spighe Verdi’ sul territorio italiano”, ha detto Claudio Mazza, presidente di FEE Italia, “e crediamo fermamente che le politiche di gestione sostenibile del territorio debbano essere allargate a tutte le realtà. Abbiamo ben chiaro che le criticità ambientali si devono affrontare con una visione di sistema più ampia, coinvolgendo tutti i soggetti della comunità locale in un percorso di miglioramento continuo”.
“L’attività agricola”, ha affermato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, “è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il ruolo della nostra organizzazione è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano. Ecco perché l’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale ‘Bandiera Blu’ si integrerà con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali”.
Gli indicatori selezionati per comporre il questionario “Spighe Verdi”, a cui hanno risposto i Comuni, sono 67 e vanno a comporre le 15 sezioni di seguito indicate: notizie di carattere generale, partecipazione pubblica, educazione alla sostenibilità, assetto urbanistico, agricoltura, protezione della biodiversità, conservazione e valorizzazione del paesaggio, tutela del suolo, gestione del ciclo dei rifiuti, efficienza energetica, qualità dell’aria, qualità dell’acqua, qualità dell’ambiente sonoro, mobilità sostenibile, turismo.
di Eleonora Albertoni
6 Luglio 2016