Asti si appresta a diventare per una decina di giorni capitale del gusto. A partire dal 9 settembre, infatti, la città piemontese confermerà il suo ruolo di capitale della grande tradizione enogastronomica italiana. Succede da 50 anni durante la settimana di fine estate che vede la città mobilitarsi per il “Festival delle Sagre” e per il “Salone di vini selezionati Douja d’Or”, poco prima della storico Palio. Due manifestazioni complementari che da sempre espongono le tradizioni agroalimentari del territorio e i migliori vini d’Italia, ma che in questa edizione propongono diversi elementi di novità. Il risultato è un programma che consente di vivere un’esperienza unica, in una città dove il gusto è parte inscindibile della storia e della cultura di un territorio nominato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità.
Erminio Renato Goria, presidente della Camera di Commercio di Asti, parlano del programma 2016 ha detto che “abbiamo voluto che queste manifestazioni fossero l’elemento più rilevante di un’ampia strategia di promozione del territorio nel corso dell’anno, in cui si ritrovano e collaborano enti, associazioni e consorzi da sempre impegnati per la valorizzazione dell’astigiano. Un’esigenza emersa nel corso del ‘Forum Astese’, la cui risposta ha fatto sì che ognuno si mobilitasse per offrire il meglio di questa terra”.
Le due principali novità introdotte nel 2016 sono una modifica tecnica nel concorso della “Douja”, che ha contribuito ad alzare l’asticella dell’eccellenza, ma soprattutto lo svolgersi della manifestazione enologica in un itinerario che coinvolge il centro storico astigiano, diventando così parte di un percorso che collega, attraverso cantine, ristorazione e mostre, la “Douja” e il “Festival delle Sagre” ai più bei palazzi cittadini.
Il prestigio che fa di Asti una capitale mondiale dell’enologia si sublima nella “Douja d’Or”, nome che in piemontese indica la ‘piccola brocca di terracotta’ usata per servire il vino, ma soprattutto un concorso nazionale di altissimo livello destinato ai vini DOC e DOCG scelti dall’ONAV.
La selezione comincia con oltre 1000 vini di tutta Italia degustati nella prima fase: serve una valutazione superiore a 87/100, con la possibilità di fregiarsi dell’immagine della “Douja” sull’etichetta, per arrivare alla fase finale e solo chi supera i 90/100 ottiene l’esclusivo Oscar e l’assegnazione della brocca in nobile metallo. Nel 2016 il concorso è diventato più selettivo (fino al 2015 il punteggio per accedere alla fase finale era di 85/100), la rosa dei finalisti e dei premiati è oggi più ristretta, ma la qualità si è ulteriormente elevata.
Dal 9 al 18 settembre tutti i 354 vini in gara saranno in vetrina nel Palazzo Ottolenghi. Un “Salone” arrivato alla sua 50ma edizione proprio nel 2016 che comprende il Gotha della produzione enologica nazionale, esposta sotto le volte affrescate di una dimora che viene trasformata per l’occasione in una immensa cantina. Tutti i vini saranno in degustazione e acquistabili. Il palazzo sarà sede anche di numerosi incontri sul territorio e serate d’assaggio guidato, a cui si aggiungono pomeriggi di degustazioni a cura delle Camere di commercio.
Altra sede sarà Palazzo Alfieri, casa natale di Vittorio Alfieri, scelto per ospitare piatti e dolci d’autore, iniziativa realizzata in collaborazione con l’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani. Ci sarà un’area di degustazione nel giardino con i vini della “Douja” e un ristorante dove ogni giorno si alterneranno gli chef del territorio accompagnati da sei maestri pasticcieri selezionati da Confartigianato. Per tutti la possibilità di sperimentare menù stellati e di altissima gamma a un prezzo accessibile di 20 €.
Piazza del Campo del Palio si trasformerà nel più grande ristorante all’aperto d’Italia, se non d’Europa. Ben 40 comuni dell’astigiano occuperanno questo immenso spazio, ognuno ospitato in una tipica casetta con i tetti in coppo. All’interno 40 Proloco, ciascuna preparerà di 2 piatti tipici: 80 portate tra cui scegliere (raramente a un prezzo superiore ai 6 €), tutte preparate al momento e accompagnate da vini locali selezionati.
Una manifestazione che richiama quasi 300 mila presenze ogni anno. È soprattutto una rievocazione delle sane tradizioni contadine ancora vive in questo territorio e che contribuiscono a renderlo speciale. Ogni Proloco infatti porta con sé figuranti (in tutto ce ne sono più di 3.000) in costumi d’epoca, impegnati a mostrare i mestieri di una volta. Domenica mattina figuranti, autorità, gruppi folcloristici sfileranno per le vie cittadine a bordo di mezzi d’epoca ciascuno con un tema.
Festival e “Douja” occupano lo spazio di una passeggiata nell’intero centro storico dando la possibilità di scoprire Asti già imbandierata per il Palio, con le sue torri medioevali, le chiese antiche, i palazzi nobili e le altre manifestazioni in programma, come la mostra “Gioielli Fantasia” in programma a palazzo Mazzetti con 500 esemplari di “Gioielli Fantasia” provenienti dalla collezione personale di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
di Leonzio Nocente
30 Agosto 2016