Da delicati piatti esaltati dal tartufo bianco fino a gustose ricette a base di cinghiale, senza dimenticare i sapori tipici della Sabina e i migliori vini del Centro Italia: nel prossimo fine settimana i consigli di Fuoriporta conducono a Sant’Agostino, Palombara Sabina e Chianni.
In provincia di Ferrara sarà festa in onore del “tuber magnatum pico”, più noto come tartufo bianco, il tesoro più prezioso di Sant’Agostino. La cittadina tornerà a festeggiarlo per tre fine settimana consecutivi – dall’11 al 13, dal 18 al 20 e ancora dal 25 al 27 novembre- con la decima edizione della Sagra del Tartufo autunnale. Ricercata dagli chef di tutto il mondo, con il suo profumo intenso e delicato che inebria l’olfatto e preannuncia piatti da buongustai, questa specialità che cresce abbondante nel bosco della Panfilia esalterà il gusto della polenta, dei tortellini fatti a mano, delle crespelle, delle lasagne, della faraona, della parmigiana, delle uova e di tante altre specialità preparate dalle massaie locali. Lo stand gastronomico sarà aperto ogni sera dalle 19.30 e la domenica anche a pranzo dalle 12.00, e nei tre fine settimana della sagra chi vorrà abbinare la buona cucina a un’esperienza diretta a contatto con la natura potrà visitare il Bosco della Panfilia, un paradiso naturalistico che vale la pena di essere visitato al pari della chiesa parrocchiale e del palazzo Comunale, realizzati entrambi nel XVI Secolo in stile neoclassico.
In provincia di Roma sarà invece la volta di un’imperdibile festa dedicata al Dio del vino: il “Giorno di Bacco”, in programma domenica 13 Novembre a Palombara Sabina, proporrà ai visitatori un percorso di bicchiere in bicchiere nella cornice del Castello Savelli, la fortezza del XIII Secolo con i suoi ampi saloni, gli affreschi e le antiche statue greche. Ad affiancare le etichette proposte – con particolare attenzione a quelle del territorio e del Parco Regionale dei Monti Lucretili – sarà un ricchissimo menù basato sulle migliori ricette della zona esaltate dall’olio extravergine di oliva; a partire dalla pietanza palombarese per eccellenza, le speciali pizze fritte condite con sale o zucchero o ricoperte di nutella, senza dimenticare l’amatriciana solidale realizzata con prodotti acquistati dai produttori della città colpita dal sisma. E non mancheranno corsi di assaggio di olio, degustazioni di bruschette e di piatti tipici delle terre sabine e i prodotti “dalla terra alla tavola” portati in piazza dalla Coldiretti. Ampio spazio sarà dato anche all’intrattenimento con la musica dal vivo, gli spettacoli degli sbandieratori, i laboratori per i più piccoli e le visite guidate.
Chianni (Pisa) aprirà infine le sue porte per un evento tutto incentrato sulla carne di cinghiale, una specialità legata a doppio filo alle tradizioni gastronomiche di questo tratto dell’alta Toscana. Con arte sopraffina le massaie locali, le vere grandi protagoniste della manifestazione, lavoreranno le parti più nobili del cinghiale proponendole in salsa, con funghi e polenta, in umido con o senza olive, oppure arrosto. L’appuntamento è fissato per due fine settimana consecutivi, dall’11 al 20 Novembre, con una kermesse ormai storica, che prese il via nel lontano 1976 con l’obiettivo di far conoscere nell’intera provincia di Pisa la comunità di Chianni e la sua cucina contadina antica nelle origini. Un modo divertente e originale, insomma, per gustare odori, sapori e tradizioni uniche in un bel borgo immerso nelle colline toscane.
www.fuoriporta.org
Redazione
10 Novembre 2016