Gli Stati Uniti si mobilitano per salvare la storia di un famoso prodotto mondiale del design Made in Italy. I cittadini di Philadelphia infatti ‘dicono no’ allo smantellamento dei celebri tabelloni orari a palette della Solari di Udine posizionati all’interno della 30th Street Station di Philadelphia. Un prodotto a suo tempo rivoluzionario e che fu adottato da tutti i principali aeroporti, metropolitane, stazioni ferroviarie e bus del mondo.
I vecchi display analogici Made in Italy dovrebbero infatti lasciare il posto alle nuove versioni digitali. I tabelloni che indicano gli orari, veri e propri simboli delle stazioni e degli aeroscali, sono stati progettati e prodotti dall’azienda friulana specializzata in sistemi d’informazione al pubblico che negli anni ’60 ha brevettato le palette: in pochi anni questo sistema è entrato in funzione nelle stazioni e negli aeroporti di tutto il mondo diventando una vera e propria icona del viaggio grazie al suono unico e inconfondibile del suo scorrere.
Ma la tecnologia corre e con essa l’innovazione Solari che, come 50 anni fa, è sempre proiettata al futuro. Ma l’azienda resta fedele alla propria storia e all’autenticità del proprio segno distintivo e negli ultimi anni è riuscita a ricreare tabelloni digitali che riproducono fedelmente sia il rumore, sia la perfetta visualizzazione delle palette che ruotano al momento dell’aggiornamento.
Uno dei tabelloni analogici Solari della Penn Station di New York, infatti, è già stato sostituito con uno digitale. I “board” (tabelloni) Solari stanno diventando un caso nazionale negli Stati Uniti tanto che ne hanno scritto i più importanti quotidiani e testate nazionali come “Wired”, “Smithsonian”, “The Washington Time” e la Cbs, uno dei più grandi network televisivi statunitensi.
E mentre è nata anche una petizione online per il tabellone di Philadelphia su change.org, i cittadini si stanno mobilitando sui social a colpi di Tweet e gruppi Facebook per protestare contro Amtrak, la National Railroad Passenger Corporation, uniti dall’ashtag #savethesign. Uno dei giornalisti statunitensi scrive a proposito dei display Solari: “Sounds can take us back in time, into a kind of memory time travel”.
“È proprio questa la grande forza di Solari Udine”, ha commentato Massimo Paniccia, presidente dell’azienda friulana, e “aver inventato una tecnologia e un design inconfondibili che a distanza di 50 anni riescono ancora ad evocare emozione e memoria nelle persone in ogni parte del mondo. Credo sia il miglior riconoscimento che un’azienda possa ricevere. Questo è anche il motivo per cui Solari ha recentemente rimesso in produzione i propri orologi storici (Cifra 3 e Dator 60) funzionanti col sistema a palette, perché possano entrare nelle case di ogni viaggiatore del mondo portando un po’ di quella emozione”.
Ancora oggi, infatti, Cifra 3, l’orologio a palette disegnato da Gino Valle e riconosciuto in tutto il mondo come icona del design del ‘900, fa parte della collezione permanente del MoMA Museum of Modern Art di New York, del Design Museum di Londra e viene costruito a Udine interamente a mano, senza catena di montaggio. Da dicembre è acquistabile in Europa, Usa, Russia e Giappone anche nello store online: store.solarilineadesign.
di Dario de Marchi
11 Dicembre 2016