Young Jazz Festival, in programma a Foligno da giovedì 4 a domenica 7 ottobre 2018 tra concerti, spettacoli, jam, mostre e degustazioni, continua il suo viaggio per far incontrare varie identità, generi e situazioni, a livello musicale, culturale, sociale, etnico e generazionale. Quattordicesima edizione per un festival dal forte valore culturale, musicale e sociale .
Il tema ‘Visioni’, che sarà quindi il fil rouge dell’edizione 2018, è stato già anticipato durante la rassegna invernale-primaverile che si è svolta all’interno dello Zut, spazio cittadino che è diventato il palcoscenico per presentare le idee più innovative e sperimentali. Come in questo caso, con una serie di concerti di giovani e talentuosi musicisti jazz alternati a film sul tema dell’ascolto e delle varie tipologie di visioni della musica.
Per la sua 14/a edizione il festival propone una line-up che mette insieme interpreti talentuosi e “visionari” del jazz italiano che animeranno i luoghi più suggestivi della città umbra (Spazio Zut, Spazio Astra, Auditorium Santa Caterina, Auditorium San Domenico, Serendipity, Relais Metelli). Anche con la programmazione di quest’anno, pertanto, YJ continua a puntare su musicisti giovani e italiani, con un risvolto di forte carattere innovativo e di sostegno alle nuove generazioni. Tra i protagonisti quindi ci saranno: Aparticle (Michele Bonifati, Giulio Stermieri, Ermanno Baron, Cristiano Arcelli), Francesco Ponticelli che con il progetto ‘Big Mountain, Small Path’ chiama a raccolta Daniele Tittarelli, Alessandro Presti, Stefano Carbonelli, Enrico Zanisi, Enrico Morello; Tommaso Perazzo Trio (Perazzo, Marco Zenini, Marcello Cardillo); il quintetto Clock’s Pointer Dance (Paolo Malacarne, Andrea Catagnoli, Andrea Baronchelli, Michele Bonifati, Filippo Sala); Simona Severini Solo (voce e chitarra). Incontro anche tra reggae, jazz e afrobeat con The Maghreban, eclettico produttore londinese.
Senza dimenticare chi mantiene una freschezza musicale anche dopo anni di esperienza come Roberto Gatto, al festival con il quartetto (Alessandro Presti, Domenico Sanna, Matteo Bortone) e i Quintorigo (Valentino Bianchi, Gionata Costa, Andrea Costa, Stefano Ricci, Alessio Velliscig, Simone Cavina). Ed infine, il ritorno del progetto che caratterizza di più lo spirito sociale di Young Jazz: la Liberorchestra diretta da Giovanni Guidi, Rinor Marku, Maurizio Pirone, Roberto Casini e con la partecipazione straordinaria di Antonello Salis.
La direzione artistica di Giovanni Guidi
Per l’edizione 2018 sarà la comunità a diventare essa stessa protagonista del Festival. Gli appuntamenti targati Jazz Community saranno quattro: ‘L’albero incantato’ , ‘La donna che odiava Jazz’; ‘Liberorchestra’ ‘Big Mountain, Small Path’
Ad annunciare in note l’edizione 2018 del festival di Foligno sarà una speciale anteprima, realizzata in collaborazione con Rockin’Umbria e il Rework di Perugia.
Infine due le code del festival e a pochi giorni dal termine della quattro giorni di Young Jazz. All’interno dell’Umbria World Festival 2018 di Foligno è infatti in programma il 13 ottobre a Palazzo Trinci di Foligno il concerto del sestetto Seacup che si compone di un organico inusuale (Ilaria lanzoni, Clara Garcia Barriento, Andrea Beninati, Francesco Panconesi, Michelangelo Scandroglio) che racchiude al proprio interno i mille volti di Stefano Tamborrino che si espone in un inatteso ruolo di compositore e in bilico tra una moltitudine di colori che rendono il prodotto finale libero da ogni classificazione di genere.
Il 19 ottobre invece, ed ancora a Perugia all’Auditorium Santa Cecilia (per una collaborazione con Suoni Controvento e Associazione Start), in programma c’è lo showcase di presentazione del nuovo progetto di Dimitri Grechi Espinoza. “Re-Creatio” è il secondo capitolo del progetto più generale Oreb dell’artista e sempre di sax solo.
Redazione
01 Ottobre 2018