Sarà il digitale made in Friuli a memorizzare le registrazioni del Teatro Regio di Parma. Il Laboratorio Mirage del Dipartimento di scienze umane dell’Università di Udine, infatti, curerà la digitalizzazione delle registrazioni audio di oltre 300 rappresentazioni operistiche e concerti di musica classica tenutisi al Teatro Regio di Parma a partire dal 1961 fino al 1989.
Il lavoro richiesto all’èquipe diretta da Angelo Orcalli porterà alla creazione di copie conservative di circa 300 bobine con le registrazioni delle serate liriche. Le tracce sonore, trasferite in digitale, verranno memorizzate ad alta risoluzione, a fini conservativi, ma anche in mp3, per facilitare l’accesso a un pubblico più vasto. Saranno inoltre corredate da immagini fotografiche e schede catalografiche specifiche, per attestare originalità e provenienza di ogni singolo documento. Le registrazioni saranno messe a disposizione del pubblico nella primavera del prossimo anno.
“L’ accesso a queste registrazioni”, ha sottolineato Orcalli, “è un fatto di grande rilevanza sia dal punto di vista documentario che artistico. Permetterà infatti di ricostruire, oltre a diversi decenni di storia del teatro, anche una vera e propria storia dell’ interpretazione musicale della seconda metà del ‘900, attraverso le esecuzioni di tutti i grandi artisti che si sono succeduti sul palcoscenico del teatro emiliano”.
Il presidente della Casa della Musica di Parma, Marco Capra, ha detto che il progetto è “rivolto a una delle componenti di maggior pregio della Casa, l’Archivio storico del Regio di Parma, in linea con le funzioni di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico che nel 2002 hanno portato alla nascita della nostra istituzione”.
26 settembre 2014
di Dario de Marchi