La grande forza dell’Italia nel mondo sarà testimoniata all’Expo 2015 dal Padiglione del Vino Italiano. Parola di Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole alimentare e forestali, nel corso della tappa di Bergamo del roadshow “Vino – a Taste of Italy” per la presentazione sul territorio del progetto del Padiglione dell’esperienza vitivinicola ad Expo 2015. Tappa dedicata a Luigi Veronelli, giornalista e scrittore enogastronomico e antesignano di questa specifica informazione.
Il Ministro ha poi sottolineato che “il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana racconta un comparto che, più di altri, ha espresso la potenza del settore agroalimentare italiano. Penso sia una chiave di lettura straordinaria per spiegare quanto forte è l’Italia nel mondo e, quindi, se produce con una qualità che sta all’incrocio fra tradizione e innovazione. Un saper fare che il settore vitivinicolo italiano ha saputo interpretare alla perfezione in questi anni. Per questo il vino è l’ambasciatore del Paese in vista di e oltre l’Expo 2015. Il Padiglione sarà il racconto della potenza straordinaria della cultura enologica, delle produzioni, della biodiversità e della straordinaria varietà della vitivinicoltura italiana. Fuori dai confini italiani, quando si racconta questo universo la prima reazione è di incredulità e di grande fascino”.
Il Ministro ha dato atto “al Comitato scientifico di aver fatto un buon lavoro, così come Veronafiere con Vinitaly e il Ministero. Ora entriamo nella seconda fase, non meno importante, che è legata al rapporto con tutti i territori, con tutte le esperienze vitivinicole italiane, con una grande partecipazione, da Nord a Sud, dell’Italia enologica”, ha aggiunto.
“La passione, la competenza e la visione lungimirante di Luigi Veronelli hanno sempre caratterizzato il suo approccio umano e professionale al settore del vino. Un esempio che, con umiltà, abbiamo sempre tenuto presente nell’elaborare il progetto del Padiglione del Vino ad Expo 2015 che, idealmente, vuole continuare la narrazione e la promozione di un mondo, come quello enologico, che prima di tutto è storia, cultura e tradizioni di terre e popoli”, ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
“Sono contento della scelta di presentare a Bergamo questa tappa del RoadShow”, ha commentato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, “e soprattutto che sia stata dedicata a Veronelli, pioniere e artefice del fare cultura enologica. Il Padiglione del Vino colma una lacuna iniziale di Expo con un progetto di grande spessore. Nei prossimi mesi è nostra intenzione fare di Bergamo una sorta di fuori salone con una mostra su Veronelli, l’esposizione al Monastero di Astino della sua collezione di 50mila bottiglie e un’iniziativa per portare nel centro storico della città una selezione di cento vini di cento diversi vitigni in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Pollenzo”.
Da parte sua Gian Arturo Rota, presidente del Comitato Decennale Luigi Veronelli, ha sostenuto che “Veronelli ha avuto il merito di far prendere al mondo della produzione e ai consumatori la consapevolezza di una storia importante qual è quella del vino italiano. Una storia millenaria, fatta di tante realtà sulle quali gioca il grande primato dell’Italia, che è un Paese unico per differenze, prodotti e cultura. Proprio la parola “cultura” è associata a Luigi Veronelli perché, con la sua testimonianza e il suo lavoro, è riuscito a infondere nel vino quegli elementi della civiltà italiana che permettono oggi di considerarlo, insieme al cibo, non più argomento di serie B”.
L’arch. Italo Rota, direttore artistico del progetto Padiglione del Vino Italiano, ha spiegato che “Questo Padiglione racconta una storia che dura da millenni ed è una struttura pensata e realizzata per dare un grande futuro al vino italiano. La narrazione all’interno si svolge durante il ciclo di vita annuale del vino, da quando germoglia la vite fino all’imbottigliamento e poi al consumo. Il vino è un’immagine, ma si deve poter anche sentirne il profumo, gustarlo e toccarlo. È per questo che gli spazi del Padiglione implicano l’utilizzo di tutti i cinque sensi”.
Parallelamente, l’attività di promozione del Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana ha luogo anche in Europa attraverso il tour organizzato da Vinitaly International “A Taste of Excellence”, che dal 7 al 15 ottobre sta toccando Germania, Austria e Svizzera coinvolgendo le città di Francoforte, Düsseldorf, Monaco di Baviera, Zurigo e Vienna, attraverso tutte le tappe del Vinitaly International e della Academy in Cina, Corea del Sud, Russia, Stati Uniti d’America e Australia e con l’Expo 2015 nel road show in otto città della Cina, che comincerà a fine ottobre.
Obiettivo del roadshow nazionale è quello di illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e produttori, il progetto del Padiglione “Vino – A Taste of Italy” concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del Made in Italy nel mondo.
Quello della “rappresentazione democratica” di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema è un obiettivo che si riflette nel concept del progetto.
“Duemila metri quadrati, situati all’incrocio strategico tra cardo e decumano dell’area Expo, sull’arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all’area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al Padiglione delle Regioni: tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia”, ha ricordato Gianni Bruno, area manager Wine&Food di Veronafiere.
Come sarà il percorso all’interno del Padiglione “Vino a Taste of Italy”? Il fil-rouge è un percorso emozionale che conduce il visitatore alla conoscenza storica, ambientale e di produzione del vino. Questo perché dei due milioni di visitatori previsti del padiglione (sui 20 milioni di presenze totali stimate da Expo 2015), molti non conoscono, o conoscono poco, il prodotto vino e la cultura millenaria che lo accompagna.
Sarà un viaggio nel tempo e nello spazio del vino, che comincia con un antico palazzo del ‘500, con affreschi ed elementi scultorei, per presentare i momenti più significativi della cultura e architettura italiana e della storia del vino con le sue tradizioni. Visivamente sarà un’architettura fuori scala, con finestre a livello del terreno, piano centrale al di sotto del padiglione, così da ricostruire un ambiente con stratificazioni storiche e contemporanee. Il tutto espresso in maniera spettacolare e con modalità sia statica, grazie agli affreschi, sia dinamica con video e personaggi interattivi: una grande scenografia teatrale con luci ed effetti scenici e multimediali.
Una scalinata, caratterizzata dalla presenza di enormi acini, condurrà il visitatore al primo piano dedicato all’attività di promozione e conoscenza diretta del vino. Per preparare tale esperienza ogni visitatore disporrà di un bicchiere e di una applicazione mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano, con la possibilità di acquistare direttamente online i vini appena degustati.
Al primo piano sarà creata attraverso l’uso di wine dispenser, un’enoteca permanente, la Biblioteca del Vino, dove i vini potranno essere assaggiati dai visitatori con una degustazione autonoma oppure guidata da sommelier professionisti che illustreranno le caratteristiche e peculiarità organolettiche dei vini. Sarà l’occasione per il visitatore di conoscere e «costruire» la propria esperienza di avvicinamento al vino.
Sempre al primo piano verranno allestite apposite Aree d’Incontro: spazi autonomi utilizzabili in diversi periodi dell’Expo, a rotazione temporale, per incontrare le richieste di aziende, consorzi, istituzioni e operatori del settore. In queste aree si potranno conoscere e degustare, sempre utilizzando il sistema dei wine dispenser, le diverse tipologie di vini. Il primo piano rappresenterà quindi l’area più «dinamica» del Padiglione del Vino, legata alla presenza dei vini di tutti i territori italiani e delle varie tipologie di vitigni.
Completerà il percorso la cosiddetta “Cantina Web” che permetterà l’acquisto del vino in degustazione attraverso un sito di e-commerce.
Al piano superiore, la “Terrazza”, sarà sviluppata una sala multifunzione per masterclass e wine tasting per conoscere le diverse tipologie di vino, peculiarità e biodiversità, nonché una Vip Lounge per i momenti istituzionali più importanti o la creazione di eventi specifici.
Nei punti di ingresso e uscita saranno presenti desk informativi e il “Gift Ideas Shop” per consentire al visitatore di avere un ricordo tangibile dell’esperienza vissuta nel Padiglione del Vino italiano “Vino a Taste of Italy”.
Sarà un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un’ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
Il concept e l’organizzazione dello spazio a cura di Vinitaly e del Comitato Scientifico del Padiglione “Vino a Taste of Italy” hanno l’obiettivo di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità. Il progetto fonda così su una filosofia inclusiva e democratica per dare spazio all’immensa ricchezza e varietà della produzione italiana e del suo esclusivo valore.
12 ottobre 2014
di Patrizia Marin