Pensavate che in Africa non si producesse vino? Invece no. La notizia arriva direttamente dal centro del Continente ed esattamente dall’Etiopia, dove il colosso del vino francese Castel ha imbottigliato la sua prima annata.
Un’impresa partita nel 2008 con un investimento di circa 20 milioni di euro, per un progetto del governo locale che voleva sfruttare anche il settore del vino per dare all’Etiopia una spinta dal punto di vista economico, dell’immagine e dare una spinta all’ammodernamento del Paese. Un modo anche per attirare maggiori investimenti esteri a sostegno di un’economia che sta crescendo con uno dei tassi più alti di tutta l’Africa, di circa l’11 per cento.
Così a 160 Km dalla Capitale Addis Abeba, a Ziway, sono state piantati vigneti di Merlot, Syrah e Chardonnay, da cui sono stati prodotte 1,2 milioni di bottiglie di vino destinate per metà al mercato interno ad un prezzo più che ragionevole, meno di 10 euro, e per metà all’estero.
Per gli enologi di Castel, l’obiettivo è ampliare i vigneti e produrre almeno 3 milioni di bottiglie di vino l’anno, grazie anche alle buone prospettive di produzione, poiché il clima è favorevole, la stagione delle piogge sufficiente e il terreno è sabbioso.
Un’impresa vista bene anche dai consumatori e dal governo etiope stesso, che a detta del ministro dell’Industria Abtew Ahmed, sempre più investirà in progetti per la crescita del Paese, soprattutto perché “l’Etiopia sarà un punto di riferimento africano per l’industria leggera ad alta intensità di lavoro”.
(di Patrizia Tonin)