I signori del vino italiano diventano i protagonisti di un nuovo programma di Rai 2. L’agricoltura ed il mondo del vino raccontato in tv cercando di seguire l’esempio di Mario Soldati, senza spazio per “mostri sacri”, super esperti che dettano legge su calici e fornelli.
“I signori del vino”, in onda dal 31 gennaio su RAI2 alle 23,45 per 10 puntate, è stato realizzato in collaborazione con il ministero delle Politiche Agricole e il ‘vigneto Italia‘, dalle Langhe a Pantelleria, per raccontare “cosa sta dietro e dentro” (uomini, cultura, economia) al vino italiano.
È curato da Marcello Masi, direttore del Tg2 RAI e dal vicedirettore Rocco Tolfa. Le prime puntate, una dedicata al Piemonte l’altra alla Sicilia, sono state mostrate in anteprima a Pollenzo. “È un programma che, pur avendo ritmo, velocità, concatenazione di testi e stacchi musicali richiesti da una tv che voglia farsi vedere, ha un tratto distintivo di meticolosità”, ha detto Marco Giudici, vicedirettore di Rai2.
L’ispirazione è venuta dal “Viaggio” di Mario Soldati: “Quell’opera”, ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche, “è uno dei più grandi prodotti della tv italiana ed è una lezione di antropologia. A 58 anni da quel ‘Viaggio’, il vino italiano aveva bisogno come il pane di questa nuova iniziativa e una volta tanto è giusto parlare bene di questa Rai”.
Con i “Signori del vino”, ha precisato Marcello Masi, “abbiamo portato al centro della comunicazione del servizio pubblico lo straordinario lavoro, la passione, la creatività che emanano dalla campagna, dal mondo del vino e dal milione di persone che vi lavorano. È un atto dovuto”.
“Spesso in tv il vino è un bicchiere che gira in mano ad un sommelier: noi vogliamo raccontare invece uomini e territori che lo hanno portato in bottiglia”, ha incalzato Rocco Tolfa, il vicedirettore del TG2.
Lo stesso ministro Maurizio Martina, ha detto che “il vino è la nostra ‘Champions League’, un mix ben riuscito di tutela della tradizione accompagnata dalla voglia di innovare”. Il ministro ha proseguito affermando che “da parte nostra andiamo avanti con politiche di promozione per il settore. Sappiamo, per esempio, quanto è importante lavorare sui nuovi mercati. E stiamo facendo anche cose importanti sul fronte della semplificazione”.
La presentazione del nuovo programma “I signori del vino”, in onda dal 31 gennaio su Rai2, è stata l’occasione per un attacco ai talent di cucina e ad certi cliché legati al mondo dell’enogastronomia. È stato diretto l’attacco di Carlo Petrini: “Siamo stufi dei grandi intenditori che magnificano profumi nei vini che il pubblico non può percepire”, o degli chef che si trasformano in star, “in programmi come ‘Masterchef’ e simili”. “Conosco Cracco”, ha proseguito l’affondo Petrini, “tifavo per lui quando era un giovane sfigato con una piccola trattoria; ho conosciuto Barbieri 26 anni fa e Bastianich quando era un bambino: sono brava gente, persone intelligenti e di cuore che si trasformano per quella maledetta audience”. Molto critico anche Marco Giudici, vicedirettore di Rai2: “Certi programmi mostrano un focus privilegiato sulla relazione assassina che c’è tra chi ha il sapere ed è qualcuno e chi non ce l’ha ed è nessuno”.
“Quest’anno”, ha ricordato il direttore Marcello Masi riferendosi anche ad Expo, “il tema del cibo è molto importante. Certo, noi siamo solo un topolino rispetto a Expo, ma il servizio pubblico è attento a tutto ciò che nel Paese funziona e dà speranza. Ci ha sorpreso la grande passione di questa terra per i prodotti e ambiente che lo circondano”. “Condurrò il programma”, ha detto ancora Masi, “con Rocco Tolfa. È un’avventura nuova, siamo due umili cronisti che cerchiamo di raccontare l’Italia del vino di oggi. Carlin Petrini ha rappresentato per tutta l’ Italia un nuovo modo di pensare l’ agricoltura e il futuro sostenibile. Mi piacerebbe dire che il futuro della Rai sarà bello come questa trasmissione. dà l’ idea che la Rai vuole continuare a raccontare i cittadini e il territorio”.
“Il mondo del vino dal punto di vista culturale è già sdoganato”, ha spiegato ancora Petrini, “mancava però un ragionamento che ripercorra i territori italiani del vino dall’inizio di questo secolo”.
Ricordando l’ultima trasmissione dedicata esclusivamente al mondo del vino, in onda sulla Rai e raccontata da Mario Soldati e Luigi Veronelli, Petrini ha rivelato: “In questa Università tutti gli studenti si vedono le otto puntate del viaggio di Soldati. Quel programma fu uno dei più grandi prodotti televisivi della storia della tv italiana e anche una lezione di antropologia. Ora, invece, sono due giornalisti i nostri nuovi eroi. Il vino è cultura, economia, scienza, ricerca e tradizione. Il vino è storia. Il nostro sarà un vero e proprio viaggio per conoscere i Signori del vino del nostro Paese”.
di Patrizia Marin
28 Gennaio 2015