Nove mostre realizzate da altrettanti fotografi contemporanei per raccontare i temi di ciascuno dei nove cluster di Expo Milano 2015. è il progetto “Expo la fotografia”, lanciato di fatto dalla Illycaffè che, per prima, ha proposto un’ esposizione di Sebastiao Salgado che per l’azienda, official coffee partner dell’Esposizione, ha intrapreso un viaggio fotografico tra Brasile, India, Etiopia, Guatemala, Colombia, Costa Rica e El Salvador, alla ricerca delle radici della cultura del caffè. Le altre installazioni saranno allestite negli spazi comuni dei restanti cluster – cacao, cereali e tuberi, frutta e legumi, isole oceaniche, biomediterraneo, riso, spezie e zone aride – e ciascuna mostra guiderà il pubblico alla conoscenza delle modalità con cui le diverse coltivazioni e il lavoro dell’uomo nutrono il pianeta.
Accanto a Salgado firmeranno le esposizioni altri grandi fotografi come Ferdinando Scianna, Martin Parr, Gianni Berengo Gardin, Alex Webb, Irene Kung, Alessadra Sanguinetti, Joel Meyerowitz e George Steinmetz.
“Siamo orgogliosi di essere partner di Expo 2015. è per noi un’occasione unica di scambio e cooperazione”, ha affermato Andrea Illy, amministratore delegato dell’azienda triestina che sarà la responsabile del ‘cluster caffè’, in cui, attraverso le foto di Sebastião Salgado, si racconterà il rito del caffè in vari Paesi del mondo, dal momento della coltivazione a quello del trasporto.
“Il progetto di Salgado è la più alta rappresentazione della nostra visione del caffè”, ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda familiare, rilevando che “la fortissima carica simbolica delle sue immagini racconta la nostra volontà di costruire un mondo di bontà e bellezza, anche e soprattutto in un senso etico”. Ed ha poi ricordato che “Salgado viene da una zona del Brasile che una volta era una foresta e che ora è stata devastata per il 92%. Non possiamo non condividere con lui il sogno di una produzione di caffè che sia sostenibile per il pianeta”.
“Nei Paesi sviluppati”, ha aggiunto Illy, “il caffè è consumato da circa 1 miliardo e 400 mila persone, ma è prodotto nel Terzo Mondo: è nostro dovere contribuire alla diminuzione della povertà e al miglioramento delle condizioni in quei ‘ paradisi del caffè‘. è con questo spirito che abbiamo lavorato con Salgado”.
Particolare attenzione sarà riservata alla sostenibilità ambientale: le strutture saranno realizzate con materiali ecosostenibili, la polvere di caffè esausta darà forma a oggetti di uso comune o a speciali allestimenti, e saranno realizzati capi di abbigliamento in fibra di caffè.
Nello spazio di Illycaffè ci saranno 30 gigantografie di fotografie di Salgado e, parallelamente a Expo, si terrà una mostra a Venezia, in piazza San Marco, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa.
di Eleonora Albertoni
28 Gennaio 2015