E’ di pochi giorni fa la direttiva presentata dal ministro dell’Interno per la tutela del Made in Italy e la lotta contro la contraffazione ed i venditori abusivi.
Chi vive in città come Roma è purtroppo abituato, quando cammina sui marciapiedi delle zone più centrali, a trovarsi a dover schivare l’esposizione di merci vistosamente contraffatte ed abusivamente poste in vendita nelle vie dello shopping, fra i monumenti del centro storico e nelle gallerie di accesso alle metropolitane. Un mercatino insolente, fastidioso, sfrontato, che vuol copiare il Made in Italy, purtroppo spesso impunito, che durante l’estate si trasferisce in gran parte sulle spiagge, dove si può trovare in offerta dai venditori ambulanti dal bikini alla bibita fresca, passando per un vario assortimento di giochi ed attrezzature da utilizzare durante il bagno a mare.
Il provvedimento per la tutela del Made in Italy è datato 8 agosto, nelle immediate successive 48 ore i prefetti hanno convocato i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica per impartire alla Gdf e alle altre forze dell’ordine l’input arrivato dal Viminale.
La contraffazione è un fenomeno negativo, che mina l’economia italiana, dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2014 sono complessivamente oltre 87,5 milioni i prodotti contraffatti “Made in Italy” sequestrati. Di questi, quasi un terzo (25,5 milioni) riguardano i settori del tessile e dell’abbigliamento; 16,5 milioni sono giocattoli, 8,7 milioni prodotti di elettronica, informatica e audiovideo, 6,3 milioni i farmaci. Nello stesso periodo sono state eseguite 69.045 operazioni anti – contraffazione che hanno portato a 25.832 sanzioni amministrative, 12.521 denunce e 655 arresti.
La campagna contro la contraffazione del Made in Italy punta ad aumentare i numeri dei prodotti sequestrati e degli abusivi fermati, ma anche ad informare il cittadino sul danno che questo mercato porta all’economia del paese, al Made in Italy, ed ai rischi derivanti dall’acquisto di merci contraffatte.
Tutto il settore delle merci contraffatte ha un peso determinante sull’economia, sul Pil e sull’erario, la contraffazione del Made in Italy ricopre ogni settore, e spesso purtroppo gli oggetti vengono confezionati con materiali non a norma, dannosi e pericolosi per la salute di chi li utilizza.
(di Eleonora Albertoni)