La solidarietà, in un periodo di perdurante crisi, attingendo alle buone pratiche delle tradizioni più radicate corre in aiuto di chi è in ristrettezze economiche. Come avviene ormai da moltissimi anni a Napoli con il “caffè pagato”, a Milano arriva una “cena sospesa” per chi è in difficoltà. Con la certificazione di uno chef dello spessore e della fama di Carlo Cracco. Nell’ambito di Expo Milano 2015, è infatti stata presentata a Palazzo Marino l’iniziativa che dai primi di agosto fino alla fine di novembre darà ai clienti dei ristoranti milanesi la possibilità di offrire un pasto a chi non può pagare.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, dal vicario episcopale per gli eventi, Erminio De Scalzi, dal vice direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti e da Lino Stoppani della Federazione Italiani Pubblici Esercizi di Confcommercio (F.I.P.E).
Obiettivo del progetto, promosso dalla Diocesi di Milano con il patrocinio del Comune, è quello di sollecitare i cittadini milanesi ad un gesto di condivisione con chi ha bisogno, in linea con il tema della nutrizione. I ristoratori aderenti (finora sono già una trentina) esporranno sui tavoli del locale un ‘porta-conto‘ in cui è spiegato il programma. All’atto del pagamento della cena, il cliente potrà fare una donazione dentro una busta da mettere in una teca. Le donazioni raccolte da Caritas Ambrosiana saranno convertite in ticket restaurant del valore di 10 euro e distribuite ai beneficiari. Gli stessi potranno spendere i ticket nei 4.000 esercizi milanesi (3.200 tra ristoranti, pizzerie, bar e 800 supermercati) che accettano i titoli Edenred, partner tecnico dell’ iniziativa insieme a Banca Sella.
Le offerte convertite in “cene sospese” saranno poi distribuite dai 171 centri di ascolto Caritas alle famiglie come strumento aggiuntivo per superare fasi di difficoltà. Si potrà donare una “cena sospesa” anche on line, scaricando l’applicazione Hype Wallet e inquadrando il Qr code stampato sul porta-conto.
“Abbiamo copiato da Napoli una tradizione che è segno della vitalità e della generosità di una comunità in grado di creare legami tra le persone”, ha detto l’assessore Granelli, “è un’iniziativa in cui c’è bisogno del cittadino e che trova in Expo Milano 2015 un momento di lancio perfetto. Questa proposta si basa sulla capacità di fare impresa solidale avendo attenzione alla città”. “Milano è una città solidale”, ha commentato lo chef Carlo Cracco, che ha aderito “con grande piacer all’iniziativa, che è un aiuto concreto ma discreto”.
Anche per monsignor De Scalzi la “cena sospesa” è “un modo per affrontare concretamente i temi di Expo Milano 2015 con un gesto discreto che non mette a disagio. Al di là dei proclami è un’azione in linea con i temi di Papa Francesco, come la lotta agli sprechi e alle iniquità. Anche la dimensione ‘discreta’ della proposta è un valore aggiunto perché un conto è mettersi in coda in una mensa cittadina, un altro è sedersi al tavolo di un ristorante”.
di Eleonora Albertoni
16 Luglio 2015