In Italia una persona su cinque è convinta di avere un’allergia alimentare. In realtà l’incidenza è solo del 4,5% della popolazione adulta e oscilla dal 5 al 10% nei bambini. Contro questo falso, che induce a privazioni e comportamenti errati, ci sono però sempre più diffusi i test ‘alternativi’ per diagnosticare la reale esistenza o meno di allergie e di intolleranze alimentari (dria test, vega test, biorisonanza, iridologia e analisi del capello). A fare chiarezza in questo scenario variegato e a volte fantasioso interviene la FNOMCEO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che sabato all’interno degli eventi dell’Expo Milano 2015 organizza il convegno nazionale “L’Alimentazione e gli stili di vita nell’alleanza terapeutica e nella promozione della salute”, al Palazzo Reale.
”Una persona su cinque, in Italia, è convinta di avere un’allergia alimentare”,ha spiegato Gianluigi Spata, componente del Comitato Centrale della FNOMCEO e promotore del convegno, “mentre invece l’incidenza reale è soltanto del 4,5% della popolazione adulta e oscilla dal 5 al 10% nei bambini”. La FNOMCEO insieme a tre società scientifiche di allergologia e immunologia clinica (la Società italiana di Allergologia, Asma e Immunologia clinica, l’Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri e la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), ha condiviso un documento su allergie e intolleranze alimentari.
”Qualunque percorso diagnostico-terapeutico”, ha spiegato Roberta Chersevani, presidente della FNOMCEO, “deve essere fondato su principi di ‘efficacia’ e ‘appropriatezza’ a garanzia della salute dell’assistito e della collettività, come ricordato anche dal nostro Codice Deontologico. Proprio questo principio di ‘appropriatezza clinica’, patrimonio della nostra Professione, è uno dei capisaldi della nostra dichiarazione di intenti per un nuovo Servizio Sanitario, che è l’obiettivo dell’attuale mobilitazione”.
In quest’ottica, il Comitato Centrale della FNOMCEO ha voluto promuovere e sostenere la stesura di un Documento condiviso con le Società Scientifiche sulla tematica dell’allergia alimentare, intorno alla quale aleggiano oggi molte incertezze, soprattutto nell’inquadramento e nel percorso diagnostico.
di Eleonora Albertoni
9 Ottobre 2015