L’agriturismo italiano ha 30 anni, ma non li dimostra. Anzi, continua a crescere come un giovincello. Con 21 mila aziende attive, in costante aumento nonostante la congiuntura negativa, infatti, il comparto sta marciando ben spedito grazie alla prima legge quadro del 1985 (la n. 730) che ha regolato un settore allora ancora allo stato embrionale.
Proprio per le caratteristiche di questa attività, Expo Milano 2015 lo ha messo al centro di due eventi: il XII Forum sull’agricoltura, di Confagricoltura, e la Giornata Nazionale dell’Agriturismo, della Confederazione Italiana Agricoltori CIA.
E a godere dei vantaggi degli agriturismo non sono soltanto i turisti italiani, ma anche quelli stranieri. Secondo l’Agriturist al primo posto tra le presenze d’oltreconfine ci sono i francesi, seguiti da tedeschi, inglesi e spagnoli, che così scoprono un’altra Italia.
Secondo la stessa fonte, i soggiorni per il 56% si protraggono tra le 3 e le 5 notti; il 22% si ferma almeno 6 notti. I clienti sono per il 36% famiglie con bambini, il 30% coppie di età inferiore ai 55 anni, il 15% coppie che hanno già compiuto i 55 anni e il 15% sono turisti che arrivano organizzati.
Ad “Agrisole”, inserto agricolo de “Il Sole 24 Ore”, Giulio Sparascio, presidente dell’organizzazione di categoria Turismo Verde,”è solo merito dei nostri operatori l’aver recuperato e poi riqualificato vecchie cascine, casolari e masserie paesaggistiche e, al tempo stesso, sostenuto le produzioni tipiche e di qualità. Con la grande operazione di recupero di vecchie tradizioni effettuate negli ultimi 30 anni, inoltre, si è data la possibilità anche a molti giovani di tornare all’agricoltura e di restare nelle aziende di famiglia”, ha concluso Sparascio.
Allo stesso periodico, Cosimo Melacca, presidente di Agriturist, l’organizzazione settoriale di Confagricoltura, ha ricordato che “i dati dell’estate 2015 parlano di una crescita media del giro d’affari del 15%, confermando inoltre un’altra importante svolta: l’agriturismo è passato dall’essere un’attività di mera ospitalità, come era concepito anni fa, a una vera e propria destinazione scelta dal turista”.
Melacca, infine, ha colto l’occasione per sottolineare che i dati e le tendenze del settore sono una diretta conferma della bontà dell’intuizione alla base della legge di 30 anni fa.
di Giorgio De Camillis
15 Ottobre 2015