Una storia familiare di successo del Made in Italy che si dipana dagli alberi nella foresta alla posa del parquet fino al vino, targata Margaritelli. Un’intera filiera, quella del legno, che diventa espressione del Made in Italy e dove il design va a braccetto con la sostenibilità. È questa la storia di un’impresa familiare che ha puntato sull’innovazione, ma anche sulla tradizione e che ha unito al legno la passione per il vino e l’amore per la cultura: prodotti frutto della generosità della terra e della capacità dell’uomo. Fin dal 1870, infatti, la famiglia umbra Margaritelli ha legato il proprio nome e la propria storia alla natura.
Sono passati oltre 140 anni da quando Eugenio Margaritelli si specializzò nella produzione di utensili meccanici per l’agricoltura e le lavorazioni forestali e il suo disegno di impresa, orientato alla ricerca costante di soluzioni originali, è poi diventato una realtà più che affermata. L’amore per il legno infatti è, in assoluto, il fil rouge del gruppo Margaritelli che ha sviluppato l’idea di “multi business” in vari ambiti di applicazione: dai pavimenti di legno con il brand Listone Giordano alle traverse ferroviarie, dalle barriere di sicurezza per opere stradali fino a vitigni di qualità.
“Listone Giordano è un brand che nasce associato ad un’innovazione tecnologica: un brevetto che porta la firma di Guglielmo Giordano, una delle più grandi personalità del mondo scientifico del legno del Novecento. Ma che ha dietro alle spalle una storia imprenditoriale di famiglia: Margaritelli fa impresa, infatti, dal 1870″, ha racconta Andrea Margaritelli, sales & marketing manager di Listone Giordano.
“La particolarità di Listone Giordano e della nostra azienda”, ha spiegato, “è prima di tutto quella di avere un ciclo integrato che parte dall’origine, dalla gestione forestale, che è stata uno dei grandi elementi di forza della nostra storia e che ci ha portato dal 1961 a fare gestione forestale sostenibile, in Francia, culla del rovere, il legno con il quale oggi maggiormente sono realizzati i pavimenti”.
Ma anche in Italia non manca l’impegno nella salvaguardia del patrimonio forestale: in Umbria, dove ha sede (vicino a Perugia), l’azienda ha realizzato la più importante opera di riforestazione italiana di latifoglie, mettendo a dimora 25.000 nuove piante di rovere a Città della Pieve.
“La foresta di Città della Pieve”, ha raccontato Andrea Margaritelli, “nasce per riportare anche in territorio italiano questa visione a lungo termine di rispetto per il territorio e per noi stessi, che qui abitiamo. Listone Giordano la traduce in un prodotto che ha questo valore del tempo, perché il legno è memoria, ma che sa anche trasmettere valori antichi con un senso contemporaneo dato dal design”.
“Dunque, la nostra è una storia di impresa fatta di radicamento nella tradizione storica, quindi di rispetto per le origini della materia prima ma anche di grande propensione all’innovazione, con uno sguardo verso la contemporaneità, sia da un punto di vista di forme, di design, sia soprattutto di sensibilità. Una grande attenzione a essere interpreti dei valori più autentici del saper fare italiano”, ha sottolineato il manager.
E dall’attenzione per il “bello”, nasce l’impegno anche sul fronte della cultura, aprendo la strada ad un nuovo mecenatismo. “Bellezza e cultura, secondo me, sono il significato più tondo della parola Made in Italy, che altrimenti”, ha affermato ancora Margaritelli, “rischia di rimanere una pura accezione geografica, mentre non è questo il suo vero significato. Un prodotto autenticamente italiano, nel nostro modo di intenderlo, è un prodotto che dimostra con i fatti di saper attingere ai valori più autentici della sensibilità italiana, fatta di bellezza perché ne siamo circondati, di rapporto equilibrato tra uomo e natura. E questo, tradotto nei prodotti, se emerge in maniera naturale, rende un prodotto veramente italiano”.
Questo impegno si è tradotto attraverso la creazione della Fondazione Giordano, che sta moltiplicando gli interventi a sostegno del nostro patrimonio artistico: ultimo, in ordine di tempo, un progetto che ha portato al recupero di un’opera del Pinturicchio, “Il Bambin Gesù delle Mani”, che sarà esposta a fine anno al “Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi” di Cortina d’Ampezzo.
“Proseguiamo con molta intensità”, ha aggiunto, “le attività della Fondazione Guglielmo Giordano, che è la parte che anima il pensiero culturale dell’ azienda, che continua a essere fondamentale per noi come elemento di connubio con la nostra produzione. Proprio questo ci ha portato negli anni a sviluppare una forte sensibilità alle riflessioni tra legno, materiale tradizionale per antonomasia, e design, quindi cultura contemporanea”.
C’è poi l’altro prodotto della terra, il vino. I vini Terre Margaritelli sono una delle espressioni di questo connubio con il legno: nascono da vitigni selezionati che crescono in Umbria e i cui frutti si affinano in fusti di rovere, per dare vita a 4 etichette di vino umbro Igt in più di 50.000 bottiglie e poi le Doc Torgiano.
E i mercati sembrano premiare questa vocazione “multi business”. “I mercati internazionali rappresentano oggi per Listone Giordano”, ha detto ancora Margaritelli, “oltre il 50% del volume di vendite; siamo presenti come marchio in oltre 30 Paesi del mondo attraverso una rete capillare e qualificata di 650 punti vendita, e interveniamo in grandi progetti, dal Nord America all’ Asia. Come personale superiamo le 500 unità, impiegate nelle due divisioni dell’azienda e la cifra d’affari complessiva supera i 110 milioni di euro di fatturato”.
“La propensione degli ultimi anni è verso la crescita, quindi vediamo segnali positivi di ripresa nei mercati internazionali, che fanno ben sperare per un’uscita da una fase economica che ha visto l’edilizia e le costruzioni sicuramente penalizzate, soprattutto nel Vecchio Continente e in Italia”, ha concluso Andrea Margaritelli.
di Eleonora Albertoni
17 Ottobre 2015