La presenza finanziaria cinese si rafforza in Italia per assecondare il già positivo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi. La Industrial and Commercial Bank of China ICBC, la più grande banca cinese e la principale nel mondo con asset per più di 3 mila miliardi di dollari (una volta e mezzo il PIL italiano!), a quattro anni dallo sbarco a Milano ora raddoppia e apre una sede a Roma per essere vicina al cuore ‘politico’ del Paese e sottolineare come la banca sia entrata in una nuova fase di sviluppo del business in Italia e nel Sud Europa.
Jiang Jiangquing, presidente del consiglio d’amministrazione del colosso bancario cinese, alla cerimonia di inaugurazione ha detto che “c’è ancora un amplissimo spazio di sviluppo per i rapporti bilaterali. Siamo molto fiduciosi sul mercato europeo e su quello italiano. L’apertura della filiale di Roma cade in un momento in cui c’è una forte domanda di servizi finanziari transfrontalieri, con relazioni commerciali stabili e cooperazioni su larga scala tra Cina e Italia che hanno creato un ambiente politico-economico molto favorevole”.
Jiang ha inoltre ricordato come “la Cina abbia puntato sullo sviluppo della fascia economica della vecchia Via della Seta, all’insegna dello slogan ‘One Belt One Road’, ovvero lungo un doppio asse marittimo-terrestre che va dall’Estremo Oriente all’Europa Occidentale”. Il presidente di ICBC ha detto di essere convinto che la banca “con 470 milioni di clienti privati e più di 5 milioni di clienti corporate, potrà offrire servizi eccellenti alle società e agli istituti finanziari dei nostri due Paesi”.
Con l’apertura della branch di Roma, grazie ai vantaggi competitivi forniti dal gruppo ICBC, quali la presenza di un network globale, i sistemi informativi unificati e all’avanguardia, la superbanca cinese offre servizi eccellenti alle società e agli istituti finanziari sia italiani sia cinesi.
Sul fronte diplomatico Li Ruiyu, ambasciatore di Pechino in Italia, ha affermato “come simbolo della collaborazione bilaterale, la presenza di oltre un centinaio di aziende cinesi in Italia e più di 20 delegazioni delle Province cinesi sono state in visita all’Expo Milano 2015. Senza contare che nei quattro anni di attività a Milano, la filiale di ICBC ha avuto un ruolo di sostegno delle imprese con prodotti customizzati”.
“La cooperazione economica tra Italia e Cina, a 45 anni dall’avvio di rapporti diplomatici tra i due Paesi”, ha ricordato ancora il diplomatico cinese, “ha radici storiche prolungate nel tempo, essendo l’Italia uno dei primi Paesi europei ad avere instaurato il commercio bilaterale con la Cina, il terzo paese dell’UE in termini di esportazioni di tecnologia verso Cina, il quinto in termini di volumi scambiati e sempre il quinto per investimenti diretti verso la Cina; per l’Italia la Cina è il partner commerciale numero uno in Asia. Lo scambio commerciale tra Cina e Italia, inoltre, ha un forte elemento di complementarità, con enormi potenzialità in settori quali, per esempio, quello manifatturiero e dei servizi”.
La possibilità che ICBC assuma un ruolo di rilievo nello sviluppo dei grandi progetti infrastrutturali del nostro paese è stata ribadita da Stefano Scalera, consigliere del ministro dell’Economia e Finanze: “Sul fronte delle infrastrutture, ICBC può svolgere la sua funzione più importante. Abbiamo bisogno di finanziatori disposti a complementare la finanza pubblica. Per questo l’apertura di una filiale a Roma è un segnale che rafforza i rapporti tra il Governo italiano e quello cinese in un momento in cui gli investimenti per la crescita sono molto importanti”. Ma anche ribadito che “l’Italia è la quinta economia al mondo per il settore manifatturiero”.
Presente in 42 Paesi in tutto il mondo, tra cui 20 dell’Africa (“Nei prossimi 30 anni il continente africano sarà quello con il massimo tasso di crescita”, ha ricordato il presidente Jiang Jiangquing), ICBC è giù attiva in Europa in 17 grandi città ed altre aperture sono in programma in futuro, anche in Italia, dopo quelle di Milano e di Roma.
Sono intervenuti come speakers anche Gian Carlo Innocenzi Botti, presidente della società pubblica Invitalia, e Andrea Bedosti, amministratore delegato di Lovol Arbos Group. Ha moderato la cerimonia il prof. Giuliano Noci, prorettore delegato del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano. Tutti, con il presidente della ICBC, con l’ambasciatore cinese a Roma e il rappresentante del ministro dell’Economia e Finanze, gli speaker assieme a Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina, hanno poi tagliato il simbolico nastro digitale che di fatto ha inaugurato e aperto la filiale cinese a Roma.
di Dario de Marchi
19 Ottobre 2015