Sono oltre due milioni i pellegrini attesi a Torino per l’Ostensione della Sindone, che si svolgerà nel Duomo dal 19 aprile al 24 giugno. Le porte della cattedrale di San Giovanni saranno riaperte e inizierà l’Ostensione della Santa Sindone che, per 67 giorni, darà ai pellegrini l’opportunità di vedere e venerare il Telo che, secondo la tradizione, avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce. Uno degli elementi di grande sacralità e venerazione per i Cristiani.
Il percorso che i fedeli dovranno seguire per raggiungere il Duomo e avvicinarsi alla Sindone è stato definito nei dettagli: sarà lungo 850 metri e quasi completamente coperto. Il punto di accoglienza e accesso sarà in viale Partigiani, poi i pellegrini attraverseranno i Giardini Reali alti e la manica nuova di Palazzo Reale, l’area della pre-lettura per la preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del sudario) prima di entrare nella cattedrale e potersi fermare qualche minuto davanti alla Sindone.
Tra i servizi ci sarà il bookshop ufficiale dell’ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città (funzionerà anche come centro per prenotazioni in giornata) e le penitenzierie che troveranno posto nelle chiese del Corpus Domini e dello Spirito Santo e in una tensostruttura posizionata in piazza San Giovanni (quest’ultima disporrà di confessionali attrezzati per l’accesso dei disabili).
Le prenotazioni giungono da ogni parte del mondo: dalla Cina a Trinidad & Tobago, dal Sudafrica all’Argentina, dal Qatar agli Emirati Arabi e, naturalmente dai Paesi Europei e da tutt’Italia. Tra i giorni più richiesti i sabati e le domeniche, mentre maggiore è la disponibilità in quelli feriali. A tal proposito il Comitato organizzatore dell’ostensione consiglia, soprattutto ai torinesi e a chi non giunge da troppo lontano, di prenotare la visita proprio nelle giornate non festive.
“A oggi le prenotazioni hanno superato il milione di persone”, ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, durante la conferenza stampa dedicata all’Ostensione della Sindone. “Nell’arco di questo periodo espositivo, che è più lungo rispetto alle Ostensioni precedenti”, ha spiegato, “ci sarà un momento particolarmente rilevante: la visita di Papa Francesco a Torino il 21 e 22 giugno”.
Visiterà la Santa Sindone anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “che sarà a Torino il 14 maggio per inaugurare il Salone internazionale del libro”.
“L’ Ostensione della Sindone è un grandissimo evento religioso ma anche civile”, ha sottolineato il sindaco, “e l’ultima risale a cinque anni fa. Anche quest’anno come nelle edizioni precedenti ci aspettiamo una grandissima folla di fedeli e cittadini”.
“Per questo evento la città si è mobilitata con tutte le sue strutture. È stato costituito il comitato di Ostensione della Sindone“, ha spiegato ancora Fassino ricordando che “un evento di questa portata per l’afflusso di persone comporta uno sforzo organizzativo particolare che la città ha messo in campo in questi mesi” con, tra l’ altro, 4.600 volontari e un piano straordinario per la mobilità.
L’Ostensione della Sindone avviene, inoltre, “mentre nella nostra città si sta svolgendo un altro grande evento religioso, il duecentesimo anniversario della nascita di don Bosco”.
Per questo evento di straordinaria portata, la Fondazione Enzo Hruby, con la collaborazione di Samsung Techwin, come già è avvenuto nel 2010, sostiene la protezione della reliquia e del percorso dei fedeli attraverso le più avanzate tecnologie di videosorveglianza. A realizzare l’intervento è il Centro Sistemi Antifurto di Torino, azienda amica della Fondazione Enzo Hruby, che provvede alla progettazione e messa in funzione del sistema.
I sistemi di videosorveglianza di ultima generazione saranno preposti alla supervisione delle aree dedicate all’Ostensione, del percorso di visita dei pellegrini e di tutti gli spazi accessibili ai visitatori, svolgendo anche un’importante funzione di controllo urbano. Le immagini riprese dalle telecamere verranno registrate e inviate in tempo reale al centro operativo della Questura di Torino, che potrà immediatamente intervenire in caso di necessità. Un importante contributo al progetto è inoltre fornito dalla società Riello UPS di Legnago, che offre le unità di alimentazione di emergenza per tutto il sistema.
di Dario de Marchi
18 Aprile 2015