Dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Oltre 100 opere del pittore e critico d’arte Gillo Dorfles sono esposte, alcune per la prima volta, al museo “Macro” di Roma fino al 30 marzo. La mostra “Gillo Dorfles. Essere nel tempo” è curata da Achille Bonito Oliva ed è la prima antologica che rende omaggio all’opera totale di un padre storico della cultura visiva italiana tra produzione artistica, pensiero critico e teorie estetiche.
Un inedito percorso attraverso il tempo, dalle creazioni più recenti (inclusi tre dipinti inediti realizzati nell’estate 2015) alla fondazione del “Movimento per l’Arte Concreta”, fino agli esordi giovanili degli anni Trenta. Un corpo espositivo in cui le coordinate temporali tendono però a dissolversi nella sincronia di un lungo presente.
L’esposizione delle opere d’arte di Dorfles è completata da due sezioni dell’allestimento: “Istantanee” e “Previsioni del tempo”. La prima è la sezione documentaria che raccoglie un ricchissimo repertorio fotografico e il corpo inedito dei carteggi che testimoniano il dialogo, l’amicizia e le affinità elettive di Dorfles con alcuni degli artisti e intellettuali più significativi del Novecento. Dalle fotografie tratte dall’album di famiglia ai ritratti d’autore realizzati da amici fotografi come Ada Ardessi, Graziano Arici, Giovanna Dal Magro, Fabrizio Garghetti, Ugo Mulas e Ferdinando Scianna. Scritti autografi, lettere, appunti e annotazioni. E le poesie scritte negli anni Quaranta, apprezzate da amici come Saba e Montale, ma rimaste a lungo nel cassetto.
“Previsioni del tempo” è invece la sezione intitolata allo sguardo lungimirante di Dorfles che ha sempre saputo avvistare il domani. Uno sguardo che rileva e coglie trasformazioni, mutazioni e stratificazioni apparentemente impercettibili: la realtà delle cose, sotto l’influenza del tempo. Critica d’arte, estetica, architettura e design, musica e teatro, sistema dell’informazione e fenomenologie della comunicazione di massa, moda e costume sono alcuni dei saperi che concorrono alla lettura e all’interpretazione dello spirito dei tempi.
Citazioni tratte dalla produzione saggistica; estratti di docufilm, video-interviste e filmati di repertorio provenienti dall’archivio Rai Teche; postazioni audio che ripropongono interventi radiofonici. Un racconto modulato in prima persona, attraverso la viva voce dell’autore e che documenta la vastità dei territori esplorati da Dorfles al di là dei recinti disciplinari.
Durante il periodo di programmazione della mostra, il “Macro” ospiterà anche due cicli di incontri ad ingresso libero: “Parola critica”, a cura del Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo, è la serie di dibattiti dedicati ai temi fondamentali del pensiero critico di Gillo Dorfles. Tra i relatori: Giovanni Anceschi, Giorgio Battistelli, Mario Botta, Massimo Carboni, Aldo Colonetti, Andrea Cortellessa, Stefano Catucci e Ugo Volli.
“Lezioni ad arte” è il ciclo di lezioni accademiche risultato del progetto didattico-scientifico ideato da docenti delle più importanti istituzioni universitarie di Roma, in collaborazione con la Didattica del “Macro”. Ne sono relatori Eugenia Battisti (Archivio Eugenio Battisti), Rossana Buono (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Laura Iamurri (Università degli Studi di Roma Tre), Carla Subrizi (Università degli Studi di Roma La Sapienza).
di Patrizia Tonin
30 Novembre 2015