Firenze riporta, sino al 25 gennaio, l’attenzione sull’arte moderna con un importante evento dedicato a uno dei maggiori maestri della pittura del XX secolo: Pablo Picasso. È intitolata “Picasso e la modernità spagnola” l’ampia selezione di opere del sommo artista, provenienti dalla collezione del “Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía”, che consente di riflettere sulla sua influenza su tutta l’arte del XX secolo mettendolo a confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González.
Una rassegna che esalta le grandi tematiche che hanno attraversato l’opera dell’artistache più di ogni altro ha segnato la storia del Novecento: l’arte che riflette sull’arte, il rapporto tra realtà e sopra-realtà* e tra natura e cultura, l’impegno dell’artista nella tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano sino alla metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo.
La mostra a Palazzo Strozzi permette inoltre al visitatore di ripercorrere le varie sfaccettature della personalità di Picasso, il suo rapporto strettissimo, spesso indissolubile, tra la propria arte e la propria vita, tra l’opera che va compiendo e il periodo in cui vive, con la storia che spesso entra in modo dirompente nei suoi quadri.
“Picasso e la modernità spagnola” accoglie circa 90 opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e un film di José Val del Omar, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Tra le opere esposte sono presenti capolavori assoluti come Testa di donna (1910),Ritratto di Dora Maar (1939), per la prima volta eccezionalmente esposto in Italia e Il pittore e la modella (1963) di Picasso, inoltre Siurana, il sentiero (1917) e Figura e uccello nella notte (1945) di Miró, Arlecchino (1927) di Dalí e poi i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica (1937), mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna, con alcuni prestiti inediti in Italia.
Organizzata in nove sezioni, la rassegna per la prima volta mostra insieme le poetiche, le costanti estetiche e i principi plastici della volontà creatrice sviluppata da Picasso e dagli altri artisti spagnoli artefici dell’evolversi dell’arte moderna. L’esposizione non vuole infatti solo illustrare l’influenza di Picasso sull’arte spagnola, ma evidenziare anche le esperienze più determinanti che il rapporto tra Picasso e gli artisti spagnoli ha lasciato nel panorama internazionale delle arti.
Curata da Eugenio Carmona, professore ordinario di Storia dell’arte all’Università di Malaga (ma anche membro del Reale Patronato e della Reale commissione permanente del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía; membro scientifico dell’Associazione Collezione Arte contemporanea; consulente scientifico del Centro Andaluso di Arte Contemporanea; membro della Commissione per l’Assessorato della Fondazione Mapfre), la mostra ripercorre un periodo cronologico amplissimo compreso tra il 1910 e il 1963 ed esplora i rapporti tra Arte e Cultura, stabilendo gli elementi che configurarono quella trasformazione della coscienza artistica nella diversità culturale spagnola attraverso poetiche o attraverso estetiche comuni coincidenti, condivise o interrelazionabili.
La rassegna inoltre illustra in che modo quelle poetiche si sono sviluppate nel tempo e sono state espresse da ogni singolo creatore, nel rapporto con il contesto sociale e con quello storico e politico.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, con la collaborazione della Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze, con il contributo di Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Main sponsor Banca CR Firenze.
28 settembre 2014
di Valentino Vilone