La classica Via Margutta di Roma si riapre agli artisti contemporanei per dare al pubblico nuove emozioni. Un articolato confronto tra artisti caratterizzati da tecniche e linguaggi ugualmente capaci, nonostante le differenze, di suscitare nello spettatore emozioni intense e generare un momento di profonda condivisione fra autori e pubblico. Questo il risultato al quale ha puntato la Galleria “Il Mondo dell’ Arte” con la collettiva “Emozioni contemporanee”, in programma nel Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) da sabato 14 a sabato 21 novembre.
Assolutamente diversi tra loro i generi in esposizione: dal realismo al figurativo, anche di ispirazione metafisica, dall’ astrattismo geometrico al surrealismo, passando per il simbolismo e il cromatismo. Sei i protagonisti di questo scambio artistico: Vanda Caminiti, Francesco Ferlisi, Daniela Lippa, Gal Patin, Emma Sorbo e Giovanni Stancati. A curare la loro selezione sono stati Elvino Echeoni, direttore artistico di Palazzo Margutta e Presidente dell’”Associazione Margutta Arte”, e il gallerista Remo Panacchia, entrambi soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”.
“In un contesto come quello attuale”, ha spiegato Elvino Echeoni, “abbiamo messo insieme, dando spazio alle differenze stilistiche e tematiche di ciascuno di essi, autori che presentano tecniche differenti e affrontano temi diversi. Così facendo siamo riusciti a presentare visioni differenti della realtà da cui prendono forma lavori eterogenei ma ugualmente coinvolgenti, capaci di far vibrare l’animo di chi li osserva”.
“Mi auguro che questa mostra possa rappresentare, per appassionati d’arte e per collezionisti, l’ennesima occasione per visitare i nostri spazi espositivi e apprezzare Maestri magari meno noti al grande pubblico, ma altrettanto validi”, ha sottolineato Remo Panacchia.
E veniamo agli artisti esposti. Vanda Caminiti vive ed esercita l’attività a Roma. Conclusi due percorsi universitari, lavora come dirigente di Roma Capitale. Formatasi artisticamente e professionalmente nella sua città natale, alterna all’impegno lavorativo intensi periodi dedicati all’arte. All’inizio della carriera artistica si fa notare vincendo il ‘Premio Internazionale Maggio romano’. Nominata Accademico Emerito all’Accademia Roma Città Eterna, realizza poi una serie di personali a Roma e prende parte ad alcune collettive e premi.
Francesco Ferlisi, siciliano, si forma frequentando vari studi artistici e seguendo, in particolare, gli insegnamenti dello scenografo Franco Dattilo. Da sempre interessato a tutte le forme di arte figurativa, dopo essersi cimentato nelle diverse tecniche, sceglie quella mediante la quale riesce a elaborare un proprio linguaggio: la pittura a olio. Si afferma con successo e stabilisce contatti in Svizzera, Germania, Inghilterra, Canada, Sudafrica, Svezia e gli Stati Uniti, dove si trovano tuttora molte delle sue opere.
Daniela Lippa, artista romana, comincia la propria formazione in Belgio, all’Accademia delle Belle Arti di Charleroi, seguendo i corsi dedicati al nudo artistico tenuti dal maestro Gossin. È così che affina l’uso della matita e del carboncino e impara a utilizzare la guache e l’acquerello che finirà di perfezionare con il prof. Giannetto Schneider a Roma.
Gal Patin, nato nel 1975 a Etterbeek (Belgio), frequenta già dall’età di sei anni corsi di disegno all’ Accademia di Belle Arti di Bruxelles. Nei primi anni ’80, dopo il trasferimento della famiglia nel sud della Francia, intraprende studi artistici, che poi approfonditi in Sardegna e si concludono a Sassari, dove vive e lavora. Nella sua pittura, luoghi, persone e scene quotidiane
sono fissate sulla tela senza togliere nulla, nel tentativo, realizzato attraverso l’ impiego di sapienti giochi di luci e di ombre, di catturarne le ricchezze cromatiche e restituirne l’immediatezza della sensazione ottica.
Emma Sorbo, avvicinatasi alla pittura dopo aver dedicato molti anni al disegno, ha dapprima frequentato i corsi di pittura dell’Accademy of fine arts of Rome e successivamente conseguito il diploma biennale in tecniche pittoriche alla Scuola d’Arte del Comune di Roma. Le sue opere, caratterizzate da un accentuato utilizzo del colore, recano prevalenti connotazioni astratte e sono talvolta ricche di elementi figurativi con una forte connotazione di espressionismo cromatico.
Giovanni Stancati, nativo della provincia di Cosenza, mostra sin da piccolo uno spiccato interesse per le arti figurative, in particolar modo per la pittura. Essenzialmente autodidatta, può essere a ragione definito un pittore figurativo-realista, innamorato della natura del colore e della luce. Vive e lavora a Roma come medico specialista ortopedico.
di Leonzio Nocente
7 Novembre 2015