Lo storico ed artistico patrimonio cinematografico della “Fondazione Federico Fellini” finisce al Comune di Rimini. La Giunta comunale della città romagnola ha approvato l’accettazione acquisendo la proprietà dei beni in capo alla Fondazione, tra cui il ‘Libro dei sogni‘, oltre 500 opere grafiche e disegni del Maestro del cinema Fellini provenienti da fondi appartenuti ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, una rilevante biblioteca specialistica composta da libri e riviste e una raccolta di foto dei più importanti fotografi di scena del panorama nazionale e internazionale.
A questo materiale, ha annunciato l’Amministrazione riminese, si aggiungono soggetti, sceneggiature, trattamenti, alcuni anche inediti, una collezione di locandine e manifesti originali e una sezione audiovisiva comprendente una ricca documentazione proveniente dalle Teche Rai. A breve questo patrimonio sarà consultabile e reso disponibile e in futuro costituirà il nucleo del Museo Fellini.
“Si tratta dell’ultimo passaggio formale, a chiudere la sofferta vicenda dell’associazione “Fondazione Federico Fellini””, ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini, Massimo Pulini, “E’ chiaro che tutta l’eredità documentale dell’istituzione liquidata diventerà uno dei cardini su cui poggia il progetto di valorizzazione e promozione della figura del Maestro, messo in campo da Rimini“.
In particolare, ha proseguito l’assessore, “il progetto prevede il restauro del cinema Fulgor in Casa del Cinema, ormai in avanzatissima fase, sede deputata al centro di documentazione e studio con l’apertura probabilissima nella primavera 2016; la definizione del Museo Fellini negli spazi interni ed esterni dell’ala moderna e contemporanea con il coinvolgimento della corte e il collegamento con la Casa del Cinema; il percorso di riqualificazione degli argini del Marecchia attraverso forme di installazione artistica, ispirate principalmente alle opere e alla poetica di Fellini“.
Elementi, ha argomentato Pulini, che “compongono un quadro sfaccettato ma omogeneo che, per la prima volta, renderà riconoscibile in tutte le parti della città l’impronta inconfondibile del regista Fellini, passando da una filosofia di tributo simbolico o formale, comunque elitario, a una valorizzazione tangibile, diffusa e dunque popolare che renderà finalmente Rimini città dai luoghi e dalle atmosfere felliniane”.
di Patrizia Tonin
4 Aprile 2015