Al Foro Italico il “Walk of Fame” italiano, 100 mattonelle per ricordare gli atleti che hanno scritto la storia dello sport. Un museo dello sport azzurro a cielo aperto. I cento atleti che hanno fatto grande l’Italia nei cento anni di storia del Coni, tutti democraticamente collocati a terra. Dal primo, Gian Giorgio Trissino dal Vallo d’Oro (equitazione) a Domenico Fioravanti (nuoto), a ognuno una mattonella con il nome, la disciplina e il simbolo del Coni. È la “Walk of Fame”, una carrellata di mattonelle che parte dalla casa delle Armi e si conclude nei pressi dello stadio Olimpico, nel pieno del Foro Italico.
“Simbolicamente tocchiamo il massimo di quello che secondo me è un dovere di chi si occupa di sport a livello istituzionale”, ha esordito Giovanni Malagò, presidente del Coni, all’inaugurazione di oggi. Una passerella di campioni, da Sara Simeoni e Alberto Tomba, eletti lo scorso anno atleti del secolo, a Alberto Cova, Nicola Pietrangeli, Antonio Rossi, Nino Benvenuti, Gianni Rivera, Dino Zoff e tanti altri ancora.
Il record spetta all’atletica con 12 mattonelle: Ugo Figerio, Ondina Valla, Adolfo Consolini, Giuseppe Dordoni Abdon Pamich, Livio Berruti, Pietro Mennea, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Alberto Cova, Gelindo Bordin, Stefano Baldini.
Uno dei momenti più emozionanti è stato quello della mattonella di Pietro Mennea, svelata dalla moglie Manuela. Con tanto di omaggio di Malagò che elegge a momento simbolo “la vittoria di Mennea a Mosca e la medaglia di Federica a Pechino nei 200 metri”.
Secondo Alberto Tomba “siamo un bel gruppo, sarà un ricordo. Ho visto una bella lista dei nomi un ricordo particolare a chi non c’è più e ha portato il tricolore nel mondo”.
Il ricordo di Sara Simeoni: “È una bella iniziativa, penso che quanto abbiamo fatto sia una parte di storia e deve essere interessante per tutti. Sono orgogliosa di essere tra questi atleti, è bello. Spero sia da stimolo per i giovani”.
Nonostante non sia lo sport olimpico per eccellenza, anche il calcio dice la sua con ben 7 mattonelle ad onore di Giuseppe Meazza, Silvio Piola, Valentino Mazzola, Dino Zoff, Gianni Rivera, Gigi Riva, Roberto Baggio. “Una cosa che fa molto piacere, diamo un bel messaggio. Un ringraziamento importante soprattutto perché, visto a 360 gradi, ci sono tutti gli sport dentro”, ha spiegato Gianni Rivera. Gli ha fatto eco Dino Zoff: “Sono felice ben vengano questi riconoscimenti. L’Olimpico rappresenta Olimpiadi del 1960…”.
Tre mattonelle anche per i campioni paralimpici: Roberto Marson, Paola Fantato, Luca Pancalli. Quest’ultimo, presidente del Compitato italiano Paralimpici, ha espresso “complimenti al Coni e a Giovanni Malagó – spiega l’attuale presidente del Cip – perché è veramente una cosa che mancava. È un grande segno di riconoscimento e di riconoscenza per gli atleti e i campioni che hanno fatto grande la storia italiana. Ed è bello che in mezzo a questi 100 ce ne siano tre del mondo paralimpico, a segnalare questa grande famiglia dello sport italiano”.
di Patrizia Tonin
8 Maggio 2015