È una prelibatezza ormai rara perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati esteri. È il Pecorino Romano Dop, dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, che può essere grattugiato o servito direttamente in tavola a nobilitare moltissime ricette. Nel fine settimana del 6 e 7 maggio Nepi, una delle più belle cittadine di tutto il Lazio, tornerà a festeggiarlo con la 15esima edizione della Sagra dedicata anche ai prodotti tipici della Tuscia. Il pecorino sarà l’accompagnamento ideale delle fave e verrà proposta insieme ai migliori prodotti tipici del territorio come la scapicollata, il salame cotto, la pizza con cipolla e una ricca selezione delle specialità della zona come il miele, le confetture, il vino e l’olio. Per un intero fine settimana, intorno a questa parla della gastronomia laziale prenderà vita un evento che metterà in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese: gastronomia, artigianato, folclore e musica.
È il caso del concorso di dolcezze a base di ricotta romana in programma sabato oppure, il giorno successivo, dei laboratori didattici “L’Arte del Salame Cotto” e “Il Pecorino Romano, dalla Pecora alla Tavola”; e ancora, sempre domenica, della terza edizione del “Traditional Chef”, la gara gastronomica di piatti a base dei prodotti tipici della Tuscia riservata a cuochi non professionisti, oppure di “Aperi…imparando”, l’aperitivo con l’agronomo. Spazio anche ai più piccoli, con lo spettacolo di magia e “trucca bambini”, alla musica dal vivo, agli spettacoli itineranti per le vie del centro e alle bellezze del luogo con il tour guidato per il borgo che comprenderà anche la cascata di Cavatera e le chiese nascoste.
Da una delizia casearia all’altra, ecco che a Ballabio, sulle rive del Lago di Como, è in programma il 7 maggio una sorta di viaggio itinerante in 15 tappe tra pane, olio, vino, miele e soprattutto taleggio: un formaggio è divenuto uno dei simboli della produzione lombarda fino a guadagnare nell’ormai lontano 1996 la Denominazione di Origine Protetta. Se il Taleggio sarà il re indiscusso della fiera, ci sarà spazio anche per i numerosi prodotti enogastronomici del territorio valligiano; non mancheranno poi appuntamenti didattici e momenti di intrattenimento: la mini fattoria dove sarà possibile assistere alle fasi della mungitura e della preparazione del Taleggio, la lezione tenuta da un agronomo per imparare a degustare l’olio e l’angolo del dialetto.
Ultima tappa del viaggio è all’insegna di un peccato di gola dolce, il “bustrengh” di Borghi, da gustare il 6 e 7 maggio nel paese in provincia di Forlì-Cesena. Si tratta di una particolare torta dolce dalle origini povere, che veniva preparata dalle massaie con quello che si rimediava in casa; frutto non a caso dell’unione di svariati ingredienti, alcuni nemmeno noti, poiché ogni famiglia custodisce gelosamente il suo segreto. Varrà insomma davvero la pena raggiungere il piccolo paese a due passi da Cesena per scoprire questa specialità anche perché negli anni, intorno al bustrengh, è stato costruito un evento che ha in programma non solo degustazioni, ma anche spettacoli musicali, balli popolari, animatori di strada, pittori e artigiani che rievocheranno gli antichi mestieri.
a cura di www.fuoriporta.org
Redazione
6 Maggio 2017