Leggenda vuole che questa piccola delizia sia nata nei mulini ad acqua per la macina del grano, un tempo molto numerosi nella Valle del Velino in provincia di Rieti. Le “sagne alla molenara”, che lo splendido borgo di Cittaducale festeggia il 20 agosto, devono il proprio nome al mugnaio o “molinaro”, ovvero al manovratore della mola. Una figura antica e affascinante che doveva anche provvedere al proprio sostentamento con pasti frugali, rapidi e che non richiedessero grandi spazi: ecco quindi nascere le sagne preparate con la sfoglia tirata a mano e condite con un sugo di pomodoro, aglio, olio, maggiorana, timo selvatico e peperoncino; un primo piatto preparato, oggi come allora, senza matterello, senza spianatora e senza coltello, e condito con ingredienti semplici e genuini. Questo passato che si perde nella notte dei tempi tornerà a vivere come per magia il 20 agosto quando, in occasione del 10° anniversario della sagra, la ProLoco Cittaducale riaprirà i vecchi mulini del territorio organizzando delle visite guidate; e se dalle 19 inizierà la distribuzione delle sagne, la serata si concluderà con il concerto di Roberto Pambianchi in omaggio a Lucio Battisti: sarà insomma una serata imperdibile per calarsi appieno nei sapori e nelle tradizioni di una volta, e per scoprire al contempo uno dei borghi più suggestivi del Lazio.
Risalendo la Penisola verso Nord, ecco altri due appuntamenti con specialità tipiche della tradizione umbro- toscana e romagnola. A Città della Pieve (Perugia) si vivranno i momenti culminanti dello spettacolare Palio dei Terzieri: un’occasione per assistere allo splendido corteo storico di chiusura in programma il 21 agostoe per gustare ogni sera nelle taverne allestite dai contradaioli delle delizie come gli gnocchi al sugo del Priore, i tagliolini con le uova di carpa del Trasimeno, la carpa in porchetta, i pici, i fegatelli, il cinghiale allo “spito” e le lumache al pizzico. Oltre 800 personaggi – vessiliferi, armati, notabili, dame e cavalieri, popolani e mangiafuoco – sfileranno in centro intrattenendo gli spettatori con giochi di prestigio ed abilità, quindi tre campioni per ogni Terziere si sfideranno nell’arte del tiro con l’arco alla “Caccia del Toro” valida per l’assegnazione del Palio, colpendo sagome mobili a forma di toro chianino montate su un’unica giostra; un’usanza che rievoca, in forma non cruenta, le antiche “cacce” senesi, una sorta di corride che si svolgevano nella vicina città ghibellina, alla quale Città della Pieve è legata da sempre per storia, tradizioni e cultura.
I pregiati funghi porcini raccolti sull’appennino bolognese saranno infine i protagonisti della sagra in programma a Castel del Rio per due fine settimana consecutivi, il 20/21 e ancora il 27/28 agosto. Ad attendere i visitatori nel paese emiliano saranno stand gastronomici dove il prelibato fungo porcino della zona sarà servito davvero in tutte le salse: insalata di fungo porcino, tagliatelle al porcino trifolato o alla boscaiola, polenta con condimento ai funghi porcini, risotto ai porcini, porcini fritti, porcini in umido. Gli stand gastronomici apriranno il sabato alle 18.00 e la domenica alle 12.00 per pranzo, e non mancheranno le esposizioni allestite nella Sala Magnus del palazzo Alidosi, a partire dalla mostra micologica che approfondisce lo stretto legame tra i funghi e il paese di Castel del Rio.
a cura di www.fuoriporta.org
Redazione
18 Agosto 2016