E’ il diario di 152 giorni di prigionia in Siria. Domenico Quirico e Pierre Piccinin da Prata, con il libro ”Il paese del male” (edizioni Neri Pozza – Bloom), sono i vincitori della 50a edizione del “Premio Estense“, promosso da Unindustria Ferrara. Il verdetto è stato espresso nella seduta plenaria dalla giuria tecnica e da quella popolare, riunite a Palazzo Roverella-Circolo negozianti a Ferrara.
”Il paese del male” è il diario di 152 giorni di prigionia in Siria dell’inviato speciale de “La Stampa” Domenico Quirico, scritto con Pierre Piccinin da Prata.
Gli altri libri finalisti erano ”La lunga notte dell’euro” di Alessandro Barbera e Stefano Feltri (edizioni Rizzoli), ”I libri sono pericolosi. Perciò li bruciano” di Pierluigi Battista (edizioni Rizzoli) e ”WunderKammer” di Giuseppe Marcenaro (edizioni Aragno). La giuria tecnica, presieduta da Roberto Napoletano (direttore de “Il Sole 24 Ore”) e composta da Mario Calabresi (direttore “La Stampa”), Alberto Faustini (direttore dell'”Alto Adige” e del “Trentino”), Monica Maggioni (direttore di “RaiNews”), Giovanni Morandi (direttore di “QN Il Resto del Carlino”), Folco Quilici (documentarista, giornalista e scrittore), Gianni Riotta (giornalista de “La Stampa”), Stefano Scansani (direttore de “La Nuova Ferrara”) e Marcello Sorgi (editorialista de “La Stampa”), e la giuria popolare, formata da 40 cittadini ferraresi, si sono confrontate sui quattro libri finalisti fino a scegliere, alla terza votazione, il vincitore di questa edizione del Premio.
”Il confronto sui libri in concorso”, ha dichiarato Riccardo Maiarelli, presidente di Unindustria Ferrara, “è stato intenso e trasparente, come nella tradizione di questo riconoscimento giunto quest’anno alla propria cinquantesima edizione. Ha vinto ”Il paese del male”, il diario di prigionia di Domenico Quirico, scritto insieme a Pierre Piccinin da Prata: una testimonianza diretta che può aiutare a comprendere meglio quanto sta accadendo in Medio Oriente, fenomeni complessi che rischiano di avere un impatto sul futuro dei nostri Paesi occidentali”.
“È la grande funzione dei libri, è la funzione che il nostro Premio in questi 50 anni ha cercato di assolvere: quella di aiutare ognuno di noi ad aprire gli occhi e a conoscere in modo più profondo la realtà nella quale siamo immersi”, ha concluso Maiarelli.
Domenico Quirico è giornalista de “La Stampa”, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato speciale. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Pierre Piccinin da Prata, storico e politologo, specialista del Mondo arabo-mussulmano, si è occupato di tutte le rivoluzioni della Primavera araba. Nel maggio 2012 è stato arrestato dai servizi segreti del regime siriano e torturato nelle prigioni di Homs e Damasco. Collabora con diversi quotidiani e periodici.
Nel Teatro Comunale di Ferrara c’è stata la cerimonia di premiazione, presentata da Cesara Buonamici, vice direttore del Tg5 e alla presenza di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo. E sempre in Teatro, oltre al Premio Estense, è stato consegnato il Riconoscimento”Gianni Granzotto – Uno stile dell’informazione” che quest’anno è stato assegnato a Milena Gabanelli. Il riconoscimento, consistente nella riproduzione della colubrina ”La Regina” in argento, è giunto alla 30a edizione e viene scelto da una Giuria presieduta dal Presidente di Unindustria Ferrara, Riccardo Maiarelli e da sei industriali designati dall’Associazione.
30 settembre 2014
di Alberto Ercoli