Una guglia del celebre Duomo di Milano “parlerà” cinese! A Palazzo Reale e’ stato presentato l’accordo tra la Veneranda Fabbrica del Duomo, l’ente che si occupa della manutenzione della cattedrale milanese, e l'”Italian Chinese Business Association”, un’associazione di imprenditori cinesi attiva in Italia. L'”Italian Chinese Business Association”partecipa alla campagna di raccolta fondi a sostegno della Cattedrale “Adotta una Guglia” con la donazione di 100 mila euro,e diventa così la prima associazione internazionale a promuovere il restauro del Duomo di Milano: la guglia prescelta è la numero G88- g62 (l’otto rappresenta un numero fortunato per la tradizione cinese), che raffugura un anonimo santo barbuto con la testa cinta da una corona d’alloro.
“Questa è la prima tappa di un percorso internazionale, che porterà la campagna “Adotta una Guglia dalla Cina agli Stati Uniti”, ha detto il presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Angelo Caloia, “ed è un gesto di grande sensibilità e attenzione da parte di una comunità vitale e all’avanguardia come quella cinese”.
“La nostra associazione, che è appena nata e non ha scopi di lucro, vuole proporsi come un punto di incontro tra l’Italia e la Cina, per promuovere l’integrazione tra i nostri due popoli, che si trovano ad interagire sempe più spesso”, ha spiegato il presidente di “Italian Chinese Business Association”, Mao Aibin, giovane imprenditore attivo nel settore dell’import-export di prodotti casalinghi.
“Sono molto contento e orgoglioso dell’iniziativa degli imprenditori cinesi”, ha affermato l’ex assessore Stefano Di Martino, da sempre molto vicino alla comunità orientale.
Il budget necessario per restaurare i tetti del Duomo di Milano è di 13 milioni di euro, di cui 4 milioni e trecentomila euro sono stati raccolti proprio grazie all’iniziativa “Adotta una guglia”, che permette a cittadini e associazioni di contribuire ai lavori con una donazione, anche minima. L’intero progetto di restauro del Duomo costerà 50 milioni di euro e si prolungherà per altri tre anni oltre la conclusione dell Expo 2015.
“L’ idea è di ripulire quanto più possibile dai ponteggi il Duomo di Milano in vista di Expo 2015″, ha spiegato De Martino, “e diriprendere i lavori e concluderli successivamente. Per Expo2015 il Duomo si presenterà al massimo dell’illuminazione peressere visitato dalla moltitudine di turisti che affollerà Milano.
23 settembre 2014
di Dario de Marchi