In giro per l’Italia per mostre in questa caldissima estate. Sino a qualche anno fa sembrava un vezzo per pochi alternativi. Oggi non è più così. Tant’è che cresce il numero di città non balneari o non da turismo estivo che puntano su eventi d’arte, rivolgendosi ad un pubblico che anche in questo ambito è sempre meno stagionalizzato. Ecco una selezione di cosa si può ammirare nel Bel Paese nel mese di agosto.
In Sardegna, al “MAN” di Nuoro, due mostre davvero imperdibili: “Vivian Maier. Street Photographer”, la prima grande retrospettiva che si possa ammirare in Italia su questa singolare fotografa-tata. Nella stessa sede è esposta “Thomas Hirschhorn, Easycollage and Collage-Truth”, mostra di potente suggestione.
In Sicilia, ad Acireale, alla “Galleria Credito Siciliano”, è in mostra l’opera completa di Michele Canzoneri, occasione unica per avvicinarsi a tutto tondo ad un artista di interesse internazionale. Collegato al restauro e al completamente del Grande Cretto di Gibellina, nel centenario dell’artista creatore, il “Museo Regionale Riso”, a Palermo, propone la monografica “Burri I Cretti”, in collaborazione con la Fondazione Burri.
In Basilicata, in attesa che decolli come la Capitale Europea della Cultura 2019, ai Sassi di Matera, nella suggestione del complesso rupestre della Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, brillano le sculture in mosaico di Marco de Luca.
In Toscana, nella “Villa Le Pianore” a Capezzano Pianore, Camaiore, la mostra rivelazione “This is Picasso: fotografie di David Douglas Duncan”. A Viareggio, al “Centro Matteucci” per l’Arte Moderna, è in esposizione “Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni”, mostra di studio con importati novità sul grande macchiaiolo.
Nella vicina Umbria, il Centenario di Burri è nel suo vivo a Città di Castello. D’obbligo la visita agli “Essicatoi del Tabacco” e a “Palazzo Albizzini”, sedi dove si può ammirare ciò che il maestro ha scelto per esservi esposto. Da non perdere, il vicino, straordinario Palazzo Vitelli dove si ammira l’omaggio che al grande umbro hanno voluto offrire decine di grandi artisti europei. Il titolo dell’esposizione “Au rendez-vous des amis” richiama quello del recente importantissimo simposio internazionale svoltosi a Città di Castello.
Nelle Marche, a Fano, nella “Galleria Carifano”, a Palazzo Corbelli, l’omaggio attesissimo a Massimo Dolcini “La grafica per una cittadinanza consapevole”.
In Emilia Romagna sono due gli appuntamenti di rilievo in cui la bellezza delle sedi si coniuga all’interesse delle esposizioni in esse proposte. A Ferrara nell’ambito del progetto “L’arte per l’arte”, il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. Alla Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo, nel parmense, sono in mostra “Vedute di Francia nella villa dei capolavori. Renoir Monet Cézanne Matisse De Staël”.
Nel Veneto a dominare è inevitabilmente Venezia dove ferve la Biennale d’Arte. Nella Serenissima una puntata è d’obbligo alle “Gallerie dell’Accademia”, con le nuove sale e la nuova tecnologia Samsung. Da non perdere il Padiglione dell’Arzebaijan, che si conferma tra i più originali padiglioni nazionali anche in questa Biennale. Poi due mostre “di peso”: “Roberto Sebastian Matta-Sculture”, nell’affascinate Giardino di Palazzo Soranzo Cappello, e alla Scoletta del Battiloro, sul Canal Grande, la novità di Antoni Clavé. In quello scrigno di tesori che è la fondazione Querini Stampalia, ecco la raffinatissima mostra “Grisha Bruskin. Alefbet: Alfabeto della Memoria”.
Restando nel Veneto, ma in terraferma, ecco alcuni appuntamenti di notevole qualità, a cominciare dal “Giardino della Biodiversità” all’Orto Botanico di Padova dove si può ammirare “Il Teatro del Suolo” di Jean Dubuffet. Nel trevigiano, alla “Gipsoteca Canoviana” di Possagno (sede imperdibile e non sufficientemente nota ed apprezzata) la mostra con le eccezionali opere di “Antonio Canova. L’arte violata nella Grande Guerra”. A Bassano del Grappa, nei “Civici Musei“ e nella vicina Nove, nel “Museo della Ceramica”, due appuntamenti per scoprire, o riscoprire uno dei più grandi artisti e ceramisti del secolo appena trascorso: Federico Bonaldi, indagato a tutto tondo nella mostra “La Magia del Racconto sculture ceramica grafica”.
Importanti anche gli appuntamenti proposti dal Friuli Venezia Giulia, a partire da Trieste dove, al “Civico Museo Revoltella”, la città di San Giusto ha voluto rendere omaggio a Ugo Guarino, le cui vignette hanno fatto riflettere, per molti anni, i lettori del quotidiano “Corriere della Sera”. A Gorizia, i Musei Provinciali offrono due novità: i nuovi allestimenti (notevolmente arricchiti oltre che rinnovati) del “Museo della Moda e delle Arti Applicate” e del “Museo della Grande Guerra”.
Poi al fresco tra i monti del Trentino, gli ospiti possono godere di due importanti novità: il “Trenino dei Castelli” e i percorsi, bellissimi, nella nuova “Biosfera Unesco” che dal Garda sale alle Alpi Ledrensi e alla Judicaria.
E c’è poi la Lombardia di Expo Milano 2015. Oltre alla fantasmagoria dell’Esposizione Universale, nel capoluogo lombardo, nella “Galleria Gruppo Credito Valtellinese”, è in mostra il “Cibo di carta”, che prefigura i contenuti di un auspicabile futuro museo sulla storia del cibo. “La Pittura Analitica ieri e oggi” è indagata alla “Primo Marella Gallery” e lo sarà successivamente a Lugano, alla “Noctis Art Gallery”. Collegata ad Expo è pure la grandiosa mostra “Brixia. Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.” al “Museo di Santa Giulia”. Mostra affiancata alla apertura di un nuovo itinerario tra le testimonianze, notevolissime, di Brescia Romana.
Restando in Lombardia c’è la molto raffinata e affascinante proposta che, a Cremona, offre il Padiglione Andrea Amati, al “Museo del Violino”. Qui nella mostra “I Magnifici Intrecci” sono esposti per la prima volta sontuosi arazzi della Cattedrale, con le storie di Sansone. A Mantova, le “Fruttiere Palazzo Te” accolgono “Guardando all’Urss. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato”, per rivivere una pagina tutt’altro che secondaria della nostra storia, oltre che d’arte. Nel contesto unico al mondo di “Palazzo Borromeo”, nell’Isola Bella, sul Lago Maggiore, ecco la mostra “Le Isole Incantate. Vedute dei domini Borromeo da Gaspar van Wittel a Luigi Ashton”. Naturalmente, oltre alla mostra, le meraviglie di questa reggia con i suoi arredi e i suoi celebri giardini.
In Valle d’Aosta, ad Aosta, al “Centro Saint-Bénin”, affascina (ancora una volta) “Antonio Canova. All’origine del mito”: sessanta sceltissime opere de grande Maestro del Bello.
Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
di Alexandra Rufini
8 Agosto 2015