Nella difesa dell’infanzia Telefono Azzurro è in prima linea. In rete, nelle istituzioni, nel mondo ma anche e sempre di più sul territorio, nelle scuole, nelle carceri. Insomma, dove c’è bisogno di ascolto, prevenzione, sensibilizzazione e intervento a favore dei minitori l’organizzazione Telefono Azzurro c’è e, da quasi 30 anni, opera dalla parte di bambini e adolescenti.
L’opera dell’associazione a favore dell’infanzia è descritta nel Bilancio Sociale 2015, presentato alla presenza di personalità del mondo politico, culturale ed istituzionale, come Marianna Madia, ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione; Benedetto della Vedova, sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri; Filomena Albano, Garante per l’Infanzia e Laura Baldassarre, assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma.
Un manuale che fotografa i passi in avanti di un’associazione che si interroga su come il tempo in cui viviamo imponga di dare ai più giovani risposte nuove e adeguate alle loro esigenze, all’affermazione dei loro diritti e del loro benessere. Tutto anche grazie alla preziosa rete di volontari attivi su tutto il territorio nazionale.
Al centro del suo quotidiano impegno a fianco di bambini e adolescenti, Telefono Azzurro continua a porre un unico grande valore: l’ascolto. Solo nel 2015 la linea gratuita d’ascolto “196.96” ha accolto più di 60.000 chiamate, ovvero una chiamata ogni 8 minuti, e gestito un totale di 2.680 nuovi casi tra linea e chat: 7 nuovi casi ogni giorno.
La linea “114” dedicata all’Emergenza Infanzia, il servizio promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, e gestito da Telefono Azzurro, per situazioni di pericolo immediato, ha gestito 2.067 nuovi casi di emergenza.
Il Servizio “116.000”, numero dedicato ai bambini scomparsi, nel 2015 ha accolto 172 nuove segnalazioni, di cui 116 sono stati casi di scomparsa. Telefono Azzurro cerca di dare una risposta al fenomeno dei bambini scomparsi, in quanto membro di “Missing Children Europe”, rete europea di hotline dedicate ai bambini scomparsi.
In qualità di Ente accreditato dal MIUR, Telefono Azzurro propone alle scuole attività formative e di prevenzione su bullismo, abuso, internet, multiculturalità e diritti. Nel 2015, gli studenti coinvolti sono stati 12.500, gli adulti coinvolti 1.780, in un totale di 485 laboratori. Il bullismo è un fenomeno che può avere conseguenze drammatiche dal punto di vista psicologico e relazionale e che può spingere alcune vittime a gesti estremi. Solo un bambino su cinque, però, informa un adulto di esserne vittima. Per questo motivo è fondamentale rompere il silenzio e aiutare chi è vittima di bullismo a superare la vergogna e a capire che solo parlando potrà interrompere la spirale di violenza in cui è coinvolta.
Tutelare i diritti dei bambini, figli di genitori detenuti, che devono affrontare una realtà difficile come quella carceraria e garantire loro una crescita sana ed equilibrata: è questo l’obiettivo del progetto “Bambini e Carcere”, nato nel 1993 dall’impegno dei volontari di Telefono Azzurro e reso possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia. Nel 2015 Telefono Azzurro ha seguito una media mensile di 857 bambini e adolescenti, attraverso la costante presenza di 224 volontari, specificamente preparati. Nel 2015 sono stati 10.200 i bambini che in totale hanno beneficiato del progetto.
Insomma, Telefono Azzurro è in prima linea nella ricerca di approcci innovativi per il crescente problema della sicurezza in Rete dei più piccoli. Il web, infatti, presenta una serie di rischi per i più giovani che vanno dalla pedopornografia al cyberbullismo, dall’utilizzo dei dati forniti per fini commerciali all’adescamento online, dalle truffe negli acquisti al furto di identità. Attraverso la Carta di Roma e la Carta di Milano, Telefono Azzurro ha fissato una road map di 25 impegni concreti per un Internet davvero a misura di bambini e adolescenti.
Durante la presentazione, Telefono Azzurro ha conferito premi ad alcune personalità di spicco del mondo culturale, istituzionale e politico per l’impegno dimostrato a favore dell’infanzia e per la condivisione dei valori fondamentali dell’associazione.
Per i bambini scomparsi è stato premiata Maud De Boer Buquicchio, presidente di Missing Children Europe e relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di bambini, prostituzione infantile e pedopornografia; per il bullismo è stato premiato: Ivan Cotroneo, scrittore, sceneggiatore e regista del film “Un bacio”. Premio anche a Sara Schlingensiepen, testimonial di Telefono Azzurro per la campagna contro il bullismo, dopo aver vissuto sulla sua pelle episodi di violenza. Per la sezione bambini e carcere, il riconoscimento è stato conferito Santi Consolo, presidente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
di Giorgio de Camillis
29 Luglio 2016