Il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze ha negli eventi collaterali un’espansione che lo completa e lo estende a tutti sul piano culturale. Questo rapporto troverà un esplicito anello di congiunzione nella presenza della “Crocifissione bianca” di Marc Chagall in Battistero. Qui una delle opere più importanti in esposizione nella mostra “Bellezza divina: tra Van Gogh, Chagall e Fontana”, organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con l’Arcidiocesi di Firenze, l’Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e i Musei Vaticani, con il contributo di Cassa di Risparmio di Firenze, sarà trasferita eccezionalmente da Palazzo Strozzi per poi ritornarvi fino al 24 gennaio 2016.
Il dipinto, evocazione dolorosa della persecuzione degli ebrei, dialogherà con i mosaici del 1200 della cupola e dell’abside, rappresentando così l’unità del messaggio fra l’arte antica e quella contemporanea, la stessa tensione degli artisti di tutti i tempi verso la trascendenza.
Questo il dono che Firenze farà ai convegnisti e a Papa Francesco che entrando nel Bel San Giovanni potranno confrontarsi con la continuità della rappresentazione di Cristo lungo i secoli come volto dell’umano.
“La morte di Gesù è un mistero che interroga la coscienza dell’uomo in ogni tempo e al tempo stesso una chiave di comprensione delle sofferenze degli uomini di tutti i tempi”, ha sottolineato il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, il quale ha poi ricordato che “la ‘Crocifissione bianca’ di Chagall collocata nel nostro Battistero entra così in dialogo con la scena della morte di Cristo della volta di esso, scena attribuita al cosiddetto ‘Ultimo Maestro del Battistero’, che si esprime in forme di plasticismo accentuato e di forte espressività, in un equilibrio compositivo già pre-giottesco. La raffigurazione drammatica della crocifissione unisce l’antico maestro e il pittore contemporaneo, che insieme ci vengono a chiedere di partecipare al dolore indicibile del Figlio di Dio fatto uomo e degli uomini. Nel contesto del Battistero, poi, tutto viene indirizzato verso il Cristo glorioso che, al centro del Giudizio, mostra le piaghe del Crocifisso trasfigurate dalla gloria celeste. Siamo lieti di poter offrire al Santo Padre e a tutti i partecipanti al Convegno ecclesiale questa esperienza culturale e spirituale che si può definire unica”.
La “Crocifissione bianca” sarà collocata in Battistero nel lato dell’ottagono fra la Porta nord e quella est. L’iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità dell’Art Institute di Chicago, da cui proviene il celebre dipinto, della Fondazione Palazzo Strozzi e dell’Opera del Duomo di Firenze.
“Siamo molto lieti di poter portare in Battistero, al cospetto del Papa, la ‘Crocifissione bianca’ di Chagall, l’opera preferita dal Pontefice”, ha dichiarato Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, “la nostra gioia non risiede soltanto nell’omaggio a Papa Francesco, ma nel condividere con il temporaneo spostamento di quest’opera importantissima alcuni dei contenuti della mostra Bellezza Divina. La mostra di Palazzo Strozzi offre al visitatore una lettura meno nota della modernità artistica tra Otto e Novecento, insegnando al visitatore come l’arte d’ispirazione cristiana non abbia smesso di confrontarsi con la realtà contemporanea. Il quadro di Chagall in particolare, nel superamento della classica iconografia cristiana, ci parla di dolore, massacri, persecuzioni religiose, migrazioni: allusioni storiche molto chiare quando l’opera venne dipinta nel 1938, anno della Notte dei Cristalli, e purtroppo ancora oggi di scottante e tragica attualità”.
Il 9 novembre l’opera sarà portata in Battistero e i primi a vederla saranno nel pomeriggio i delegati che per l’apertura del Convegno, arrivando in processione dalle quattro basiliche fiorentine, ossia Santa Maria Novella, Santissima Annunziata, Santa Croce e Santo Spirito, varcheranno la Porta nord e quella sud del Battistero per poi entrare in Cattedrale.
Papa Francesco la mattina del giorno dopo farà lo stesso percorso dei delegati, che simboleggia il reimmergersi nel battesimo, in Battistero, per poi entrare nella Chiesa, la Cattedrale.
di Eleonora Albertoni
27 Ottobre 2015