Alzi la mano chi in casa non ne ha almeno una. Perché di solito nell’armadietto della cucina dove si ripongo le moka express, quella che quando è nuova ha il famoso omino con i baffi, ce sono di varie dimensioni in relazione al numero di fruitori del caffè fatto in casa, alla vecchia maniera italiana. L’incantevole scenario delle Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma sta ospitando fino al 12 ottobre un’eccezionale mostra itinerante dedicata alla storia e alla cultura propri del caffè in Italia. Anzi alla fatidica moka.
Realizzata in collaborazione con Bialetti Industrie, l’esposizione “La Moka si mette in mostra. Un’intuizione geniale diventata mito” ripercorre in diverse tappe un viaggio nella storia e nelle tradizioni legate al caffè, in un percorso di altissimo valore culturale.
Quella di Roma è la seconda tappa di una mostra itinerante che percorre la penisola per diffondere la conoscenza e la cultura italiana del caffè in vista di Expo 2015, dove proprio il caffè sarà tra le tematiche principali con un cluster dedicato.
La mostra si snoda lungo un percorso che ha inizio con curiosità e racconti legati alla scoperta e diffusione del caffè, per passare alla sezione dedicata alla produzione del caffè: dalla pianta alla tostatura, dal chicco alla tazzina, per poi arrivare ad una esclusiva selezione di antiche caffettiere e strumenti utilizzati per la preparazione del caffè, che hanno preceduto l’invenzione della Moka Express.
Cuore della mostra è l’area centrale, che custodisce la veneranda capostipite – la Moka Express edizione 1933, nata dal genio di Alfonso Bialetti – l’origine dell’idea e le sue successive evoluzioni che hanno portato alla sua versione moderna: oggetti unici provenienti dall’Archivio Storico Bialetti Industrie.
La seconda parte invece si caratterizza per due sezioni principali: il complesso processo produttivo della Moka, dalla fusione dell’alluminio al confezionamento, dalla produzione artigianale con preziosi macchinari d’epoca, a quello industriale dei giorni nostri. L‘altra sezione speciale è dedicata alla comunicazione e all’inventiva di Renato Bialetti, figlio di Alfonso, colui che per primo ebbe l’intuizione di puntare sul nascente “Carosello” e che divenne poi, grazie ad una caricatura disegnatagli da Paul Campani, il simbolo stesso della Moka: l’inconfondibile Omino coi baffi.
Si possono così ammirare i bozzetti originali delle campagne stampa e le prime pubblicità, i caroselli televisivi e le pubblicazioni degli anni ’50 e ’60.
Completano il percorso, una selezione di caffettiere realizzate come pezzi unici e vari modelli evolutivi dagli anni 50 ad oggi, con un’attenzione particolare alle soluzioni tecnologiche più innovative. Il programma prevede, inoltre, un ricco calendario di appuntamenti: corsi di degustazione di caffè, laboratori per i più piccoli e incontri con istituzioni, università e scuole.
Il programma completo della mostra è disponibile al sito www.mokabialetti.com e consultabile sulla pagina facebook di Bialetti.
2 ottobre 2014
di Alberto Ercoli