Si parla sempre più di alimentazione e dieta vegana e, di conseguenza, aumenta lo scontro con i “carnivori”. Una diatriba che, in realtà, lascia molte persone perplesse, scettiche e incapaci di decidere se le nuove teorie alimentari vegane abbiano fondamento o siano una moda. A spiegare le ragioni degli uni e degli altri c’è il libro “Minima Culinaria”,scritto dallo storico Zeffiro Ciuffoletti, in libreria tra pochi giorni per le edizioni Sarnus.
Si tratta di uno studio che punta a mettere in guardia da radicalismi di ogni genere riguardo l’alimentazione, al punto che per l’autore “il veganismo è una nuova religione, e come tale può produrre intolleranza e fanatismo”.
Ciuffoletti da anni si dedica alla storia dell’agricoltura e dell’alimentazione, alle sue tradizioni, ai suoi valori e all’importanza di un’alimentazione completa, basata su prodotti naturali. Nel libro cita il caso di un bambino di undici mesi, figlio di genitori vegani, giunto all’Ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze, nel giugno scorso, in uno stato di denutrizione tanto acuto da rischiare gravi patologie, persino permanenti, a causa di un’alimentazione carente di vitamina B12.
Il bambino si è poi rimesso grazie alla dieta mediterranea, assumendo anche carne, pesce, formaggio e uova. “Del resto, ormai migliaia di bambini vegani crescono senza problemi, con adeguate integrazioni vitaminiche e altro ancora. Cose che si potrebbero trovare con una normale alimentazione. I vegani, insomma, sono rigidi nell’escludere cibi forniti da madre natura e dalla tradizione, ma non fanno altrettanto con gli integratori”, ha detto Ciuffoletti.
Nel libro, denso di aneddoti, racconti brevi e piccole riflessioni sul mondo della cucina e dell’alimentazione a partire dai tempi antichi, sono molti i riferimenti ai temi dell’attualità, tra cui il dibattito sugli Ogm e le innovazioni nel campo alimentare di cui si è tanto discusso in occasione di Expo Milano 2015, con il suo altisonante titolo.
Ciuffoletti (classe 1944) è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e ha insegnato Storia sociale della comunicazione alla Facoltà di Scienze Politiche dello stesso ateneo, oltre che all’Università di Siena e al Middlebury College negli Stati Uniti. Come storico del Risorgimento, inoltre, Ciuffoletti si è occupato di storia sociale, politica e delle comunicazione. È membro dell’Accademia dei Georgofili. Per Polistampa ha pubblicato “Storia del vino in Toscana – Dagli Etruschi ai nostri giorni” (2000), “Desinari nostrali – Storia dell’alimentazione a Firenze e in Toscana” (2005), e “I pionieri del Risorgimento vitivinicolo italiano” (2006).
di Eleonora Albertoni
14 Ottobre 2015