Nuova vita per il museo contemporaneo di Capodimonte

capodimonte-marcopolonewsNuova vita, anzi nuova linfa per il museo contemporaneo di Capodimonte. È infatti l’unica esposizione di arte antica in Italia che vanta pure una sezione di contemporaneo. La collezione si è costituita attraverso l’attività espositiva di artisti di fama internazionale che si sono confrontati, tranne in rare eccezioni, con gli spazi e le opere di Capodimonte. La formazione della raccolta è nata e si è sviluppata sul concetto antitetico a quello della cesura col passato in un dialogo costante e fruttuoso degli artisti che, lasciandosi suggestionare dal luogo e dalla città di Napoli, hanno realizzato lavori legati concettualmente al sito in cui erano esposti. Da Alberto Burri a Mario Merz; da Daniel Buren a Carlo Alfano; da Sol LeWitt a Joseph Kosuth a Andy Warhol. E ancora Pistoletto, Fabro, Kounellis, tanto per citarne alcuni. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al coinvolgimento di collezionisti e galleristi nonché di amanti e promotori dell’arte, come Lucio Amelio e l’indimenticabile Graziella Lonardi Buontempo.

Dal 14 luglio, grazie alla volontà del direttore Sylvain Bellenger, consapevole dell’unicità e dell’importanza della sezione all’interno di quella che è la seconda pinacoteca d’Italia, la collezione del contemporaneo è visibile dalle 8.30 alle 19.30: “Con questa operazione”, ha dichiarato il direttore Bellenger, “il Museo prosegue nella sua opera che mette al centro della sua politica il pubblico e la didattica. Ritengo la sezione del contemporaneo una parte strutturale e fondamentale del museo, in dialogo con le altre opere presenti e il parco. Presto ci saranno altre importanti novità che intendono dare di Capodimonte un’immagine globale del museo e del parco, nonché della storia dell’arte, in un costante e proficuo rapporto che va al di là delle epoche e dei contesti così come è, e deve essere, lo stesso concetto di Arte”.

Inoltre sarà possibile accedere alla sezione utilizzando la nuova ‘artecard’ che consente di vedere l’arte contemporanea da Napoli a Caserta (www.campaniartecard.it). Per l’occasione arriverà, in prestito temporaneo al Museo, un’opera degli anni ’60 di Cy Twombly che andrà ad arricchire la collezione permanente i cui ambienti sono stati dedicati a Graziella Lonardi Buontempo, ora rammentata con una foto di Massimo Piersanti del 1970 e una sua frase significativa (“I giovani artisti hanno bisogno di vedere il mondo perché soltanto nella battaglia, nel confronto, nel superarsi, viene fuori il meglio di noi stessi”).capodimonte1-marcopolonews

Ieri sera si sono svolti  i festeggiamenti per la riapertura, in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazioni d’Arte, durante i quali ci sarà un concerto del rinomato Conservatorio di San Pietro a Maiella, ormai partner del museo in molteplici occasioni.

Infine, in vista del nuovo orario, è stato realizzato un restyling di tutti gli ambienti che ospitano il contemporaneo nonché si è proceduto con interventi di manutenzione straordinaria su una serie di opere, come il “Grande Cretto Nero” di Alberto Burri (1978), “In ascolto (Stanza dello Spettatore)” (2005), di Giulio Paolini e “Terra della Pace” (1990-1991), di Luigi Mainolfi. E ancora “Onda d’urto” (1987) di Mario Merz, “Indizi-opera in situ” (1987-1997) di Daniele Buren, e lo spazio “White bands in a black room”, ideato e realizzato a Capodimonte nel 2002 da Sol Levitt.

Gli interventi, diretti da Marina Santucci, sono stati eseguiti dai restauratori interni al museo: Simonetta Funel, Giuseppe Silvestro, Alessandra Golia, Antonio Tosini, Antonio De Riggi, e dai restauratori esterni Stefania Martirano e Gabriella Russo.

di Leonzio Nocente

15 Luglio 2016