San Valentino è anche la festa dei fiori per le innamorate L’omaggio floreale, infatti, resiste e si conferma il simbolo della Festa degli Innamorati con una stima di almeno 12 milioni di fiori acquistati. Ma è bene conoscere il linguaggio dei fiori per evitare di commettere spiacevoli gaffe. La Coldiretti in occasione della festa del 14 febbraio ha messo a punto un manuale per conoscere il linguaggio dei fiori.
Il mazzo di rose deve essere sempre composto in numero dispari di fiori che nei loro colori possono comunicare sensazioni differenti. Se le rose sono rosse significano passione ardente, quelle bianche testimoniano l’amore puro e spirituale, mentre il color corallo rivela il desiderio. Ancora la rosa muschiata vuol dire bellezza capricciosa, il color pesca palesa un amore segreto, l’arancio esprime fascino, il rosa amicizia, affetto e gratitudine. Particolare attenzione va prestata alla rosa di coloregiallo perché oltre a simboleggiare un amore disperato per l’assillante gelosia, potrebbe significare anche tradimento o amore in declino.
Il ranuncolo simboleggia bellezza malinconica e la calendula è ambasciatrice di dedizione, ma anche di pene d’amore e potrebbe rappresentare la sofferenza dell’innamorato non corrisposto.
Anche il garofano e il tulipano hanno un loro particolare significato a seconda del colore: il garofano bianco significa fedeltà, quello giallo eleganza, quello rosa amore reciproco e quello rosso amore vivo e intenso; per il tulipano, invece il colore rossoesprime una dolce dichiarazione d’amore, lo screziato complimenti per gli occhi della persona amata e il giallo amore disperato.
E il papavero, simbolo di tranquillità e serenità, è perfetto per chi, in questa occasione, voglia rassicurare il partner e comunicargli che tutto procede per il meglio.
Nel giorno degli innamorati si possono regalare fiori anche agli uomini purché non siano troppo delicati o con colori tenui o anche una pianta, soprattutto se di una specie che non ha bisogno di molte cure.
L’Italia, secondo la Coldiretti, è all’avanguardia nella coltivazione di fiori e piante a livello internazionale e comunitario dove il Tricolore è al posto d’onore dopo l’Olanda che spesso è però solo il crocevia di triangolazioni commerciali, come accade per le produzioni di paesi extracomunitari come Thailandia, Brasile, Perù o, per le rose, Kenia.
Peraltro i fiori italiani sono senza dubbio i più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio, che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici.
di Valentino Vilone
14 Febbraio 2014