La “Fondazione Canova”, come parte integrante del primo premio che gli è stato assegnato, ha dedicato lo spazio del Museo Gipsoteca di Possagno a Michele D’Agostino, il vincitore dell’edizione 2013 del “Concorso di scultura Antonio Canova”, iniziativa voluta dalla Guerrieri Rizzardi di Verona, che fa parte de Le Famiglie dell’Amarone d’Arte. La mostra chiude il 28 giugno. La gipsoteca è il luogo dove vengono conservate le riproduzioni in gesso (in greco antico gypsos significa “gesso”) di statue in bronzo, marmo e terracotta.
“Natura, Uomo, Mutamento” è il tema della personale in cui l’artista in maniera ludica propone al suo visitatore la realtà del nostro vivere rendendolo, grazie all’aiuto di congegni meccanici ed elettronici, “interruttore dell’opera”.
La mostra accoglie opere in materiali diversi, di medio e di grande formato, tra cui alcuni recenti lavori che segnano la direzione di Michele D’Agostino verso le installazioni, volte a coinvolgere in vari modi il pubblico.
Classe 1988 e diploma di secondo livello in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Michele D’Agostino attualmente insegna formatura, tecnologie e tipologie dei materiali nella stessa Accademia.
Definisce la sua poetica “un’osservazione ludica del sociale. La mia opera non è statica ma collettiva e il pubblico ne diviene parte attiva. Un’opera in cui vi è il senso sperimentale dei materiali. È all’opposto della poetica di Canova, le cui opere sono di un classicismo puro ed esclusivo”.
La “Fondazione Canova” ha desiderato condividere la proposta di Guerrieri Rizzardi di dedicare uno sguardo particolare ai giovani scultori proseguendo nella direzione dell’insegnamento canoviano: tra le volontà testamentarie dello scultore veniva infatti sottolineato il desiderio di predisporre uno spazio per quei giovani artisti di cui lo stesso Canova amava circondarsi, riservando un’attenzione e una cura verso le loro attitudini di scultori, incisori, pittori.
Nel comitato d’onore del premio è entrata a far parte Franca Coin, presidente della “Fondazione Canova” e di “The Venice International Foundation” che supporta i Musei Civici nel progetto “Sublime Canova”, per il restauro e la valorizzazione della sezione dedicata allo scultore neoclassico all’interno del Museo Correr. Affiancano gli scultori Nicola Carrino, Pino Castagna, Eliseo Mattiacci e Arnaldo Pomodoro. La giuria, guidata da Gabriella Belli, direttrice dei Musei Civici, è formata da Isabella Bossi Fedrigotti, Nunzio di Stafano, Mario Guderzo, Giseppina Panza di Biumo e Francesco Stocchi.
La cerimonia di premiazione del “Concorso di Scultura Antonio Canova” si svolge ogni anno, in ottobre, a Negrar di Valpolicella (Verona) nella Villa Rizzardi, tra i vigneti delle antiche tenute Guerrieri Rizzardi, azienda patrocinante.
L’iniziativa è nata dalla passione aziendale per l’arte e dall’antico legame con il territorio che Guerrieri Rizzardi ha maturato nel corso di cinquecento anni di attività viticola.
Come è noto, Possagno è la patria del più grande scultore neoclassico Antonio Canova (Possagno 1 Novembre 1757–Venezia 13 ottobre 1822). Scultore eccelso destinato al mondo che ha lasciato la sua grande eredità d’arte nella sua Casa Natale e, accanto, nella solenne Gipsoteca realizzata nel 1836, che raccoglie pressoché tutti i modelli originali delle sue sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni, i dipinti.
Il “Museo di Antonio Canova” è proprio l’immagine totale della sua arte e della sua vita. Qui è conservata la sua memoria per volere del fratello Giovanni Battista Sartori. Oggi questa realtà costituisce un riferimento imprescindibile per tutti i musei del mondo che custodiscono gelosamente i capolavori in marmo espressione della sua genialità: il Musée du Louvre, l’Ermitage di San Prietroburgo, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria & Albert Museum di Londra, Apsley House a Londra, l’Augustinerkische, l’Hofburg e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Alte Pinakothek di Monaco, la Staatliche Museen e la Nationalgalerie di Berlino, la Kunsthalle di Brema, Villa La Grange di Ginevra, il Museo d’Arte Occidentale e Orientale di Kiev, la Galleria Palatina di Firenze, i Musei Vaticani, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, i Musei Capitolini, la Galleria Borghese, il Museo di Capodimonte a Napoli, il Museo di Sant’Agostino di Genova, il Museo Correr di Venezia e i Musei Civici agli Eremitani di Padova.
In sostanza Possagno rappresenta il luogo dell’incontro con la cultura del Canova. È uno “scrigno” che contiene il passato ed il futuro, la tradizione e l’innovazione. Per questo il “Museo e Gipsoteca Antonio Canova” apre le sue porte al pubblico, proponendosi come un “complesso canoviano” costituito da musei, da una biblioteca e da un archivio, con spazi destinati agli studiosi ed al pubblico. In questi sacri luoghi vengono realizzate molte iniziative per renderlo un luogo innovativo, vivo e in grado di educare e di trasmettere la cultura.
di Dario de Marchi
11 Giugno 2015