Un presepe animato in un complesso archeologico monumentale non si era mai visto. Così, in occasione delle feste di Natale, arriva per la prima volta a Roma il presepe animato itinerante di Penna in Teverina. Ad accoglierlo l’Area Archeologica dello Stadio di Domiziano nel cinquecentesco e prestigioso Cortile del Vignola, a Piazza Navona 45, reso fruibile al pubblico per la prima volta.
Vero capolavoro dell’arte presepiale, la famosa rappresentazione della Natività di Penna in Teverina (TR) si impone per le accurate scene di vita quotidiana, le diverse ed attente rappresentazioni di arti e mestieri ma soprattutto per le oltre 100 statuine di cui 53 animate. Una rievocazione suggestiva dove la fantasia si combina con approfondite ricerche storiche e i più innovativi sistemi tecnici e tecnologi sono al servizio della tradizione.
Il Presepe di Penna, infatti, è un efficace testimone di come l’arte moderna può essere al servizio della storia e della tradizione. La storia del grande presepe di Penna in Teverina nasce nel 1988 dalla passione per questa ricostruzione in miniatura di Divo Pettorossi che, con pazienza, aveva lavorato parecchi anni alla sua realizzazione.
Il Presepe di Penna in Teverina era già da qualche tempo in esposizione permanente presso un locale adiacente la Chiesa parrocchiale, fino alla sua successiva sistemazione, quella attuale.
Dal 2005 si è trasformato in presepe artistico permanente con statuine in movimento.
Gli effetti luminosi, i movimenti delle numerose statuine, l’effetto nebbia che sale dal fiume, l’atmosfera resa ancor più suggestiva grazie ai brani musicali di Bach, Beethoven e Schubert che si ascoltano in sottofondo ne fanno un’opera assai rilevante dal punto di vista artistico: non a caso nell’ottobre 2007 il presepe viene scelto per partecipare alla 24^ Rassegna Internazionale del Presepe di Verona dove ha ottenuto un grande riconoscimento di pubblico.
Con la realizzazione di questo Presepe, gli organizzatori intendono presentare un’opera unica nel suo genere con lo scopo di ricreare il più verosimile possibile un contesto prettamente rurale. Fin da subito si è voluto il riproporre antichi mestieri, ormai quasi del tutto perduti e inserirli nella celebrata epopea della Natività di Gesù Cristo, così da ottenere un giusto compromesso tra la magia della notte diNatale nella più schietta tradizione umbra.
Di essa ne fanno parte integrante tutti gli attrezzi da lavoro compresi il carro, la carriola e la “traja”, una sorta di slitta su cui poter trasportare qualsiasi merce.
A contrapporre tutto ciò, vi è un mondo esotico fatto di oasi, palme e personaggi dai costumi tipici che ci portano alla giusta collocazione della natività. Sullo sfondo sono stati inseriti due villaggi a raffigurare due diversi modelli architettonici: il classico villaggio rurale, secondo la nostra tradizione, e una città araba, su cui spiccano i “dammusi”, costruzioni tipiche che si possono trovare nelle isole del Mediterraneo. Questo per creare un dualismo che permetta di paragonare due diverse civiltà e scoprire che, tutto sommato, provengono dalle stesse origini anche se evolute in maniera differente.
Tornando all´opera, gli allestitori non mancano di dare un consiglio per una più ampia visione: non soffermarsi sulla superficialità del fabbro, del taglialegna, o del maniscalco, ma cercare di scoprire nuove prospettive, indagare su quello che risalta dalla vista attraverso una finestra o un corridoio tra una costruzione e l´altra; come per magia potranno comparire nuovi personaggi. Non manca la suggestione creata dall´effetto della nebbia sul fiume.
Il Presepe di Penna in Teverina è visitabile tutti i giorni fino al 6 Gennaio, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 e il sabato fino alle ore 20.00. Il biglietto per la visita al Presepe costa 2,00 euro; il biglietto intero di 8,00 euro per la visita all’area archeologica dello Stadio di Domiziano comprende l’ingresso gratuito al Presepe.
8 dicembre 2014
di Patrizia Tonin