La valorizzazione del Distretto Turistico delle Miniere in Sicilia sta dando promettenti risultati e i flussi generati confermano il buon andamento in risposta alla politica di valorizzazione del territorio di alcune tra le provincie siciliane grazie agli investimenti del Po Fesr, il programma del Fondo europeo dello sviluppo regionale.
Il Distretto Turistico delle Miniere, infatti, è una nuova meta turistica del centro della Sicilia: si trova tra le province di Caltanissetta, Agrigento e il Comune di Villarosa (Enna), è un territorio fortemente caratterizzato dall’insediamento delle miniere e dall’industria estrattiva di zolfo, salgemma e sali potassici, ricco di tesori naturali, di tradizioni, storia, cultura. Territorio segnato dalla storia dei minatori, una civiltà estinta, patrimonio siciliano e italiano.
Questi insediamenti minerari sono infatti diventati una interessante attrattiva turistica, in grado di dare valore aggiunto alle risorse e alle bellezze esistenti nel territorio. Non solo ma consentono anche di sviluppare una utile attività formativa.
Nonostante il particolare periodo di crisi globale, l’offerta ricettiva di queste zone registra un segno più, con un incremento fra il 2012 e il 2013 sintomatico della buona fiducia che gli imprenditori locali mantengono per una ripresa, nel medio periodo, del settore turistico che nel complesso è più vivace degli altri settori economici.
Le progressive riduzioni della domanda turistica degli Italiani. –10,59% di presenze, sono compensate tuttavia dall’incremento delle presenze straniere +9,00%. Ma vediamo i dettagli dell’andamento positivo innestato da questa scelta strategica che oltre a valorizzare siti dismessi fa da volano per l’economia locale.
Agrigento segna un incremento significativo di strutture ricettive extra alberghiere (appartamenti vacanze e B&B, rispettivamente +33,3% e B&B +12,8%) con un consistente flusso di turisti individuali o famiglie, in gran parte stranieri (il 90% dei turisti stranieri nella sola provincia di Agrigento) in quasi tutti i periodi dell’anno. Questi preferiscono un’ospitalità di tipo familiare con due picchi massimi in primavera ed in estate.
Quello francese è il mercato di riferimento straniero della provincia di Agrigento, le cui presenze hanno raggiunto nel 2013 le 42.511 unità. La recente partecipazione del Distretto Turistico delle Miniere alla fiera internazionale “IFTM Top Resa” di Parigi, lo scorso 29 settembre, è stata determinata proprio da questo fattore. Seguono con buoni risultati tedeschi, inglesi, spagnoli ed americani.
La zona di Sciacca ha un’elevata incidenza di turismo organizzato determinato da tour operator con picchi nel periodo estivo per poi precipitare velocemente fino a novembre, e i Francesi incidono per oltre l’80% del totale.
Nelle isole di Lampedusa e Linosa la stagionalità è concentrata ed elevata nel periodo estivo mentre mantiene discrete presenze fino a fine anno.
Licata è entrata con buon successo fra le destinazioni turistiche di rilievo del territorio provinciale, grazie anche alla lungimiranza di alcuni imprenditori, che hanno scommesso investendo in alcune strutture di grandi dimensioni, con un turismo concentrato fino al mese di settembre, dato significativo di una destinazione turistica ancora giovane.
I dati della provincia di Caltanissetta per il 2014 per quanto riguarda il turismo italiano contano 55.943 arrivi, su 219.608 presenze nella sola provincia. Il turismo degli stranieri è in ascesa, con 8.391 arrivi su 40.075 presenze (dati dell’Osservatorio Turistico Provinciale di Agrigento).
L’Italia e la Sicilia hanno ancora un forte vantaggio competitivo dovuto al fatto che sono fra le destinazioni più desiderate dai turisti per la loro storia, la loro cultura e il loro splendido ambiente.
di Patrizia Tonin
13 Ottobre 2015