Tabiano, quando castello e borgo fanno l’eccellenza italiana

castello_marcopolonewsUn castello e l’annesso borgo fanno l’eccellenza italiana nel settore no solo turistico ma anche enogastronomico. Nel Castello di Tabiano, posto nei pressi di Salsomaggiore Terme (Parma), infatti, si respira aria di una Italia diversa, turisticamente parlando, e che, grazie agli sforzi ed all’impegno portato avanti nei secoli da famiglie come quella di Giacomo Corazza, può ancora oggi svelare ai visitatori di mezzo mondo autentiche ed uniche perle.

“Con la mia famiglia abbiamo sempre desiderato che questo castello divenisse un punto di incontro per gente che viene da tutto il mondo, anche dall’Australia, per far vedere le bellezze nascoste dell’Italia, che sono tante. Non ci sono solo Firenze, Roma e Venezia incomparabili nel mondo, in questo caso c’è anche la provincia di Parma come altre zone con castelli belli e interessanti”, ha detto il figlio Carlo Corazza che conduce l’azienda turistica, ricordando che il Borgo di Tabiano si colloca in un mix di sapori, per primo quello delle terre del Parmigiano Reggiano, storie di un medioevo inquieto quanto affascinante, e rinascita del territorio. Insomma, una best practice esemplificativa di quei turismi sostenibili, anche energeticamente parlando, alla base di una nuova visione del fare concreta innovazione di qualità nel turismo in Italia.

Non solo castello, allora, anche se quella che fu fortezza dall’XI secolo, poi maniero del feudo principale dei Pallavicino a guardia delle miniere di sale di Salsomaggiore e, infine, residenza Corazza dall’800, svetta e impone il suo primato ospitando eventi e concerti, ma anche e soprattutto borgo dei mestieri, dal casaro al fabbro, recuperato in relais de charme, tra Spa e ristorazione con prodotti a km 0 nell’antico caseificio. Fino ai casali, e alle loro spettacolari viste verso la via Emilia o i primi avamposti dell’Appennino.

Se Giacomo Corazza è il patriarca, il figlio Carlo, con le sorelle, è l’elemento di svolta verso la nuova caratura turistica d’elite del complesso di Tabiano. Che guarda già, dopo l’apertura del castello al pubblico, alla ripresa del filo diretto con quelle terre attraverso il ripristino dell’antica tenuta agricola. Lavorando già, ad esempio, a progetti di cooperazione per la diffusione della cultura del prodotto caseario principe della zona e dell’attività’ del borgo di Tabiano per centinaia di anni, insieme al Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Corazza junior ha detto che “ci siamo resi conto che c’è una grandissima domanda, specialmente da parte del mercato straniero, di riscoprire i segreti dell’Italia nascosta, di assaporare l’autenticità di esperienze come quelle di un borgo medioevale o di un castello che sono stati recuperati a nuova vita dopo la fine di alcune attività agricole. È un turismo che funziona, su cui vale la pena investire. Naturalmente ci vuole molto coraggio, ma è una strada solida per creare lavoro e valore aggiunto in Italia”.

L’Antico Borgo di Tabiano Castello è così un hotel di charme diffuso nelle dimore storiche del complesso fortificato di Tabiano Castello. Situato a oltre 300 metri di altezza, fra le colline della provincia di Parma, immerso tra boschi di querce e una campagna incontaminata, domina la pianura con una vista a perdita d’occhio, dalle alpi all’Appennino tosco-emiliano.

Il Borgo e il Castello di Tabiano risalgono all’XI secolo e sono stati costruiti sulle rovine di un insediamento romano. Fortezza militare dei Marchesi Pallavicino, una delle più potenti famiglie di fede Ghibellina dell’epoca, Tabiano è stata al centro di molte vicende storiche. Ha dominato una zona strategica per il passaggio della via Francigena e le vicine saline di Salsomaggiore e Salso minore.

L’imponente Castello sorge su uno spezzone di roccia che sovrasta il borgo. A rendere praticamente inespugnabile la roccaforte contribuisce un elaborato sistema difensivo: ancora oggi nel borgo si possono ammirare la Torre di guardia (XIII secolo), che col suo ponte levatoio costituiva l’accesso principale al Castello, i bastioni circolari a Nord e a Sud (XII secolo) e le varie cinte murarie.Castello di Tabiano3_marcopolonews

Oggi Tabiano si è trasformato da rocca di difesa e centro agricolo in relais di charme. Grazie ad un paziente lavoro di ristrutturazione da parte dei proprietari ne è stata preservata l’autenticità e il fascino, pur con tutti i comfort del presente; con grande attenzione al rispetto della storia, della sostenibilità ambientale e dei legami col territorio. Così, qui l’elettricità e l’acqua calda vengono prodotti dai pannelli solari e il riscaldamento con gli scarti della pulizia dei nostri boschi, utilizzando caldaie a legna e recuperando stufe e camini antichi.

Verdure e frutta di stagione ed erbe aromatiche, utilizzate nel ristorante “l’Antico Caseificio”, sono coltivate nell’orto e nel frutteto annessi al borgo. Gli ingredienti principali delle torte artigianali offerte alla prima colazione sono marmellate fatte in casa e uova del pollaio domestico. Buona parte degli alimenti vengono da produttori locali selezionati.

Il complesso del borgo e del castello di Tabiano, con l’azienda agricola e i casali circostanti, costituiscono pertanto un unicum esclusivo in tutta l’Emilia Romagna dove organizzare congressi o cerimonie. Complessivamente, il borgo e i casali possono ospitare 180 persone. La disponibilità di sale riunioni in edifici storici suggestivi per oltre 700 mq nel Borgo e per altri 600 mq nel Castello, consente di ospitare eventi e riunioni, anche in contemporanea, con la partecipazione di oltre 900 persone, senza contare gli ampi spazi all’aperto di terrazze, cortile e parchi.

 

di Dario de Marchi

3 Agosto 2016