Come insegna la storia di successi di Cinecittà, la mecca italiane del cinema scelta dalle produzioni anche americane, l’arte artigiana dei costruttori italiani di scenografie cinematografiche è diventata famosa nel mondo, corroborando la fama del Made in Italy. E lo stesso vale per gli allestitori delle scenografie teatrali. Dal laboratorio scenografico alla falegnameria all’officina meccanica: un tributo ammirato ai maestri artigiani che, dietro le quinte, costruiscono giorno per giorno con ineguagliata competenza e passione il successo del teatro lirico italiano, da sempre amato e apprezzato in tutto il mondo, vero fiore all’occhiello della nostra tradizione artistica e artigiana. Questa la sintesi del volume della Fondazione Cologni “Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro d’opera”, edito da Marsilio.
“Sul filo dell’invenzione giocosa”, si legge, ” che regge tutto il libro, concepito come un divertissement sulla falsariga di un vero e proprio libretto d’opera, il racconto è diviso in atti e scene, con protagonisti e ruoli in bella vista. La scena si svolge ai giorni nostri, nelle città di Milano, Venezia, Torino, Verona”.
Sono, infatti, alcuni dei più grandi teatri lirici italiani ad aver aperto generosamente i loro palcoscenici a questo inedito percorso nella maestria e bellezza del saper fare: il Teatro alla Scala, innanzi tutto, e ancora il Teatro Regio di Torino, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.
“La maestria dei nostri artigiani”, ha spiegato Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, “è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La capacità di formare nuove generazioni è da sempre un vantaggio competitivo per il teatro d’opera italiano. La magia della musica, attraverso il prisma magnifico delle mani dei maestri che traducono in realtà le visioni del regista, è una forza attrattiva in grado di produrre cultura, turismo e crescita economica”.
Così nel libro “Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro d’opera” viene tutto spiegato: dalla scultura alla termoformatura, dalla sartoria al trucco e parrucco al magazzino costumi, fino all’allestimento scenico vero e proprio, maestri d’arte e maestranze tecniche lavorano uniti con passione e spirito di sacrificio nella magica sinergia che dà vita allo spettacolo, rinnovando ogni sera l’illusione e l’emozione.
Dietro le quinte di questi palcoscenici illustri si dipana nel libro il racconto dei molti protagonisti, che permette di guardare dall’interno questa ‘macchina meravigliosa’, produttrice di sogni e di emozioni. Una macchina estremamente delicata e complessa, quella teatrale, che nasconde però una perfetta e calibratissima regia in cui tutto trova posto e funziona, di sera in sera, quasi per incanto. Ma non si tratta di magia, bensì di altissima competenza, passione e dedizione totale, come sottolinea suggestivamente questo racconto a più voci.
di Patrizia Tonin
22 Giugno 2015