In occasione della 71a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, torna per la terza volta, il Green Drop Award, il premio assegnato al film tra quelli in concorso che meglio interpreta i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.
Promosso da Green Cross Italia e Città di Venezia, Green Drop Award è ormai un premio consolidato all’interno del Festival del Cinema di Venezia, e nelle precedenti edizioni ha visto la vittoria di Emos Gitai con il film “Ana Arabia” nel 2013 e di Peter Brosens e Jessica Woodworth con “La cinqiuème saisonne” nel 2012.
Attenzione alle tematiche ambientali, con particolare riguardo alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi, una sorta di insegnamento per le generazioni future a uno stile di vita ecocompatibile e alla cooperazione fra i popoli: sono questi i valori su cui punta Green Drop Award.
A conferma dell’importanza della green economy, anche da parte della “settima arte”, le parole del direttore Marco Gisotti: “Il cinema è un veicolo eccezionale di stili di vita e di sensibilità e da diversi anni ormai le tematiche ambientali sono entrate a farne parte: il nostro scopo è valorizzare quelle opere e quegli artisti che lo hanno fatto in maniera più evidente ed efficace”.
E a rendere ancora più “green” e totalmente “Made in Italy” il premio, anche la sua storia: il Green Drop Award infatti proviene da Murano ed è in vetro soffiato fatto dal maestro vetraio Simone Cenedese, e rappresenta una goccia d’acqua al cui interno è racchiuso un campione di terra proveniente da diverse zone della terra. Dopo Brasile per l’edizione 2012 ed Egitto per il 2013, quest’anno la terrà proviene dal Polo Sud. Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del “global warming”, attraverso la conoscenza di un luogo, come l’Antartide, in prima linea nello studio dei cambiamenti climatici.
Green Drop Award ha il patrocinio del ministero dell’Ambiente, del Presidente della Regione del Veneto e dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia ed il sostegno dell’Anac, Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e il Pnra, Programma nazionale di ricerche in Antartide.
(di Patrizia Tonin)