Di chi è la cima del Monte Bianco? Sul monte più alto d’Europa, che svetta a 4.810 (ma gli esperti riconsiderano in continuazione la quota) si è infatti aperta una nuova disputa sui confini nel Monte Bianco tra Italia e Francia. A far scoppiare il caso è stato il sindaco di Chamonix che ha fatto bloccare l’accesso al ghiacciaio del Gigante dal Rifugio Torino considerandolo in territorio francese. Proteste a Courmayeur: “Lassù è Italia, non hanno competenza”.
Secondo i francesi il confine passa sotto il Rifugio Torino (a 3.375 metri), mentre per gli italiani la linea di demarcazione è in mezzo al ghiacciaio, circa 300 metri più in alto. “Noi ci basiamo sulle cartografie della Nato che recepiscono la convenzione del 1860 e mettono il confine sullo spartiacque”, ha precisato Fabrizia Derriard, sindaco di Courmayeur.
E mentre nell’Europa di Schengen, ossia senza confini, si cerca di creare muri contro l’emigrazione clandestina, tra Italia e Francia si crea la questione della linea di demarcazione. Il problema sta diventando un affare di Stato, anzi tra Stati.
Intanto la Guardia di Finanza ha già inviato una relazione sul caso alle autorità competenti. In questi giorni sono in corso nuove rilevazioni da parte dell’Istituto Geografico Militare.
L’occasione della diatriba internazionale è stata subito colta da Augusto Rollandin, presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, per la “richiesta di intervento del Governo italiano sulla questione del confine italo-francese, in seguito alle determinazioni assunte dal sindaco del Comune di Chamonix che, con l’ausilio di guide alpine francesi, ha di recente predisposto la chiusura del cancelletto che conduce al ghiacciaio del Gigante e che è situato in territorio italiano, come riportato dalla cartografica dell’Istituto Geografico Militare“.
“La questione del confine di Stato sul Monte Bianco, che certamente ha risvolti di più alto livello e di natura internazionale”, ha sottolineato Rollandin nella nota inviata ai rappresentanti del Governo italiano, “ha comunque ricadute immediate e conseguenze altrettanto importanti e impattanti in termini di ‘certezza del diritto’ applicabile nella quotidianità: sia per le attività anche commerciali che si svolgono in quelle aree, quali la funivia Skyway Monte Bianco e l’adiacente Rifugio Torino, sia per l’individuazione delle autorità competenti e delle eventuali responsabilità per situazioni inerenti a tale ambito territoriale”.
Quindi, il presidente Rollandin ha sollecitato il Governo italiano a prendere una posizione per giungere al più presto a una soluzione della questione. Ed ha poi dichiarato: “In questo particolare momento non posso esimermi dal richiedere un Vostro autorevole intervento affinché la vicenda volga quanto prima a una soluzione, anche grazie all’impegno consacrato alla problematica del confine sul Monte Bianco dalla delegazione italiana in seno alla Commissione Mista italo-francese per la manutenzione dei termini e della linea di confine di Stato, con il pregevole ruolo svolto dall’Istituto Geografico Militare e dalla Guardia di Finanza“.
Il governatore condivide le preoccupazioni espresse dal sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, e dai soggetti che operano nell’area, tra i quali il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che ha già provveduto a coinvolgere la Procura della Repubblica in riferimento alla questione del cancelletto chiuso dalle guide francesi.
Insomma, superata la calura estiva, ecco in cronaca un altro argomento di cui parlare e su cui imbastire commenti, opinioni ed editoriali di tutti i tagli da parte dei nostrani maîtres penseurs della carta stampata e dei salotti televisivi, pronti a cimentarsi su tutto.
di Leonzio Nocente
10 Settembre 2015