Per il settimo anno consecutivo la community dello Yoga torna ad occupare i prati di Villa Pamphilj con il Festival dello Yoga con un evento ormai atteso anche sulla scena internazionale, che raccoglie un numero sempre crescente di visitatori, di Maestri, di espositori. Tre giornate dedicate allo Yoga, alle sue tradizioni, alle sue innovazioni, alla sua pratica. La scorsa edizione ha visto oltre 4500 persone avvicendarsi nei tre giorni, 1500 persone attive nei seminari, oltre 100 appuntamenti Yoga e incontri olistici offerti al pubblico. L’edizione di quest’anno si svolge non più a giugno ma a settembre: in questo spostamento è il desiderio di favorire maggiormente scuole e centri, che da sempre indicano il mese di settembre più indicato per dialogare con il pubblico e stimolarlo a intraprendere un percorso di pratica Yoga e ricerca interiore: così YogaFestival è l’appuntamento da non perdere al rientro delle vacanze, una occasione per sviluppare consapevolezza e affrontare meglio i tempi in cui viviamo.
Roma e Milano, due eventi un solo tema. A sole tre settimane di distanza – Roma sarà dal 19 al 21settembre e Milano dal 10 al 12 ottobre – i due eventi si presentano come la continuazione uno dell’altro, un ponte ideale che dal Centro sale al Nord portando in evidenza il tema della Gratitudine,valore ormai quasi dimenticato ma senza il quale non potremmo vivere. Sono molte le pratiche e passaggi dello Yoga che parlano di gratitudine e ascolto, che permea tutto il nostro vivere, migliora la nostra esistenza regalandoci autentica felicità.
Sostenuto dal Comune di Roma, YogaFestival punta ad essere un appuntamento e un riferimento di qualità per le Scuole di Yoga in Italia, un tetto comune per ritrovarsi tra appassionati, un luogo di esperienza per il pubblico che qui trova il modo di scegliere il proprio percorso, sia esso più fisico o più spirituale.
Il festival ospita su un terreno di circa 3000 mq due aree esterne, occupate da una ricca zona espositiva che raccoglie circa 60 tra scuole di Yoga e piccoli espositori, 3 sale per le pratiche di Yoga, una sala convegni, una grande zona olistica completamente rinnovata, un punto ristoro biologico, uno spazio per le Onlus, uno spazio Bimbi con servizio di babyparking per aiutare le mamme che desiderano seguire qualche seminario ma non sanno dove lasciare i propri piccoli.
Il festival è una rara occasione per chi vuole “toccare” da vicino il mondo dello Yoga: gli interessati e i semplici curiosi potranno approfittare delle Free Class, lezioni gratuite e libere aperte a tutti che si svolgono in continuo durante i tre giorni. Basta presentarsi in abiti comodi e muniti di tappetino per iniziare con una pratica.
Il programma
Lo Yoga si sta rivelando un supporto di grande valore per un’esplorazione del rapporto tra mente e corpo e tra l’essere umano e il suo contesto.
Gli incontri saranno tenuti da personalità di alto profilo che garantiscono contenuti di spessore condividendo le loro esperienze con il pubblico, sempre piu’ interessato e attento alla qualità delle proposte.
I vari interventi proporranno l’esperienza dello Yoga come sostegno per l’essere umano nella sua interezza, per riportarlo verso la via dell’ascolto e dell’apertura.
Le novità del programma sono molte e gli insegnanti invitati selezionati. Qualche indicazione?
– venerdì dedicato ai corsi di training per insegnanti o allievi avanzati, della durata di tre ore, approfondimenti indispensabili per chi fa dello Yoga una attività lavorativa: con Antonio Nuzzo, Piero Vivarelli, Wanda Vanni.
– sabato e domenica spazio ai seminari con maestri internazionali, che vengono a portarci una visione più ampia dello Yoga, nel rispetto della tradizione. Troviamo tra gli altri Eyal Shifroni, senior teacher proveniente da Tel Aviv per la prima volta a Roma, con un percorso in più appuntamenti di Iyengar Yoga; Marc Woolford, insegnante inglese il cui insegnamento si collega alla grande Vanda Scaravelli, che propone un incontro multilivello; Kay Rush, più nota come storica DJ di RadioMonteCarlo e meno come praticante avanzata di Yoga, porta al festival Swami Abhishek Chaitanya Giri Maharaj, il più giovane monaco a prendere l’ordine di Mahamandaleshwar, che significa Custode e Difensore dei Veda, un titolo che in India hanno solo 24 monaci di altissimo livello e profonda conoscenza dei Veda. Sarà quindi una occasione unica poterlo ascoltare; ci saranno classi dedicate a chi insegna Yoga ai bambini, alle mamme, alle donne. Yoga per aiutare le relazioni con l’altro, per superare lo stress, per ritrovare il giusto contatto con la Natura all’insegna, come indica il programma, della Gratitudine.
In tutte le giornate un serrato programma di incontri e conferenze si alternano alle lezioni: momenti anche per chi non pratica ma è pronto a dedicare attenzione al proprio mondo interiore.
Lo spazio espositivo ospita scuole di Yoga e centri di Discipline Olistiche in un’area più strutturata, con una sala per laboratori pratici su alimentazione, massaggio, conoscenza degli elementi; i Centri presenti, tra i più qualificati in Italia, saranno a disposizione con i loro esperti per fornire informazioni, brevi consulti e trattamenti.
L’ingresso al festival avviene con tessera associativa valevole per l’anno corrente, del costo di € 10 Si richiede online oppure direttamente sul posto. La tessera da’ diritto a partecipare alle attività del festival organizzate durante l’anno e a beneficiare di riduzioni presso le scuole presenti.
19 settembre 2014
da Comunicato Stampa