La Roma dei monumenti e dei sette colli e del suo piace ancora ai turisti, ma il trend di crescita del settore, finora molto confortante, comincia a risentire di “mafia Capitale”, del degrado della metropoli ma anche delle minacce dell’Isis. Partiamo dal dato ancora positivo: risultati con il segno più per il turismo nella Capitale come hanno confermato i dati dell’Osservatorio dell’ Ente Bilaterale del Turismo del Lazio (EbtL) relativi ai primi otto mesi di quest’ anno: quasi 9 milioni di arrivi e 22 milioni di presenze, che denotano un tasso di crescita rispettivamente del 4,84% e del 4,32%, sullo stesso periodo del 2014.
Ma come ha sottolineato Giancarlo Mulas, presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio, c’è una preoccupante frenata delle percentuali di crescita che mette in evidenza uno scarto di 1,58 punti percentuali per gli arrivi e 1,14 punti percentuali per le presenze rispetto alla crescita in percentuale registrata da gennaio-agosto del 2014 sul 2013 (+6,42% per 8.5 milioni di arrivi e +5,46% per 21 milioni e 109 mila presenze).
“La frenata è da attribuire a precisi fattori: il primo legato al terrorismo con le minacce dell’Isis all’Europa e anche a Roma e l’attentato a Charlie Hebdo; il secondo alla crisi economica che ha contratto il mercato interno”, ha precisato Mulas, il quale ha poi messo in evidenza che “gli italiani infatti sono sotto il 40% dell’intero movimento turistico negli arrivi, ad oggi, mentre nel 2014 erano sopra tale livello, e restano fermi al 36% dell’intero movimento turistico nelle presenze sia quest’anno che l’ anno precedente. A questi vanno ad aggiungersi gli episodi di ‘mafia capitale’, del degrado ambientale, delle disfunzioni dei servizi pubblici: tutti fattori che hanno procurato un grave danno d’immagine a Roma anche sotto la spinta dei media esteri che ne hanno amplificato le negatività”.
di Eleonora Albertoni
5 Ottobre 2015