Donne, illustratrici, artiste: il punto di vista femminile per andare alla scoperta del fascino, dei cambiamenti, delle contraddizioni del mondo orientale. È questo il filo conduttore della mostra collettiva di illustrazione “OrienTellers. Quando le donne raccontano l’Oriente”, dal 6 al 9 novembre a Palazzo Incontro, in via dei Prefetti 22, Roma. La mostra, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma Capitale e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, è curata dagli studenti della IV edizione del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali (MaRAC), promosso dalla Fondazione Roma e dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM.
La sfida di rappresentare la complessità dell’Oriente, lanciata dal presidente della Fondazione Roma prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, è stata raccolta con entusiasmo dagli studenti del master, che alla fine del ciclo di lezioni si sono cimentati nelle diverse fasi di organizzazione della mostra, dalla progettazione all’ allestimento fino alla grafica e alla promozione.
«Sono felice che la sfida da me lanciata agli studenti del Master sia diventata un progetto concreto. In un mondo globalizzato, che annulla le distanze e permette all’io di incontrare e di confrontarsi con l’altro-da-sé, l’Oriente è una realtà destinata ad influenzare le nostre vite, ed è necessario conoscerlo, anche attraverso l’arte», ha dichiarato il prof. Emanuele, sottolineando «il fatto che siano sedici artiste ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio dal Vicino all’Estremo Oriente rappresenta un valore aggiunto, sia perché la sensibilità femminile è una lente privilegiata per leggere quelle società, sia perché è dalla definizione del ruolo e dei diritti della donna che dipenderà buona parte del loro futuro. Questa esposizione dimostra, ancora una volta, la bontà della scelta di istituire questo Master e la volontà di abbinare teoria e pratica, allo scopo di formare manager che siano finalmente in grado di valorizzare il nostro straordinario patrimonio storico-artistico», ha concluso il presidente della Fondazione Roma.
Pur riferendosi a realtà differenti, e nonostante le diverse origini, il diverso stile e i diversi soggetti delle illustratrici, le opere dialogano tra loro creando un mosaico eterogeneo in cui le artiste ricoprono il ruolo di ambasciatrici e accompagnano il visitatore in un viaggio tra Vicino ed Estremo Oriente, sfruttando il tratto evocativo e immediato che caratterizza l’illustrazione. Le sedici illustratrici provengono infatti da undici, diversi Paesi, in un’area che si estende dalla Tunisia al Giappone.
La riflessione delle artiste affronta soprattutto tematiche attuali, oggetto di un vivo dibattito nei rispettivi Paesi di provenienza: il ruolo della donna nelle diverse società e i diritti che le vengono riconosciuti o negati; la libertà di parola, di opinione, di espressione dell’affettività nel rapporto con l’altro; le libertà sessuali; il ruolo nella famiglia.
«Scegliendo di dare voce e spazio alla riflessione delle artiste su tali temi», ha detto il Rettore dell’Università IULM, prof. Giovanni Puglisi, «l’esposizione a cura delle studentesse e degli studenti del Master MaRAC risponde con intelligenza e apertura alla sfida rappresentata dal cosiddetto “scontro di civiltà”, che sembra sempre più dominare lo scenario geopolitico internazionale. I nostri studenti, intraprendendo oggi il percorso professionale che li renderà garanti della tutela e promotori della valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale, dimostrano infatti di aver pienamente compreso come l’arte e la cultura rappresentino l’unico vero antidoto ad ogni fondamentalismo: anche per questo, la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM è orgogliosa di partecipare ai primi passi del lungo cammino che li attende, con la certezza che sapranno mettere a frutto le competenze acquisite durante il Master a beneficio della collettività».
L’esposizione sarà accompagnata da alcuni eventi collaterali.
5 Novembre 2014
di Valeria Spinelli