Sempre più solida la presenza femminile in cantina. “Casato Prime Donne” a Montalcino, la prima cantina in Italia con un organico interamente femminile, diventa un laboratorio sonoro grazie a Igor Vazzaz e la sua opera d’arte “Enomusicale 2015”. Dopo cinque mesi di prove l’esperienza sensoriale sorprendente, infatti, verrà inaugurata il 13 settembre, in occasione del “Premio Casato Prime Donne 2015”, per poi rimanere a disposizione di tutti i visitatori della cantina. Anche questo è un ottimo espediente per esaltare le caratteristiche dei vini Made in Italy.
“Da tempo cercavo un esperto di musica e vino”, ha spiegato Donatella Cinelli Colombini, imprenditrice vitivinicola e fondatrice del Premio, “in grado di scegliere i suoni per accompagnare gli assaggi delle mie bottiglie nella cantina dove nascono. Così ho conosciuto Igor Vazzaz. Ci siamo incontrati più volte, abbiamo degustato assieme, visitato le cantine, ci siamo confrontati e voilà: l’opera enomusicale ha preso forma”.
Vazzaz è un tosco-friulano, classe 1974, cantautore, critico teatrale, saggista, sommelier, cronista sportivo e autore semisatirico. In ambito enoico, da anni partecipa ai panel di degustazione della rivista “Sommelier Toscana”, l’organo regionale dell’Associazione italiana sommelier, per cui ha firmato articoli e interviste. Insegna critica teatrale a livello universitario e non solo, benché il suo interesse principale sia la musica: da quella tradizionale toscana e irlandese alla canzone d’autore sino al ‘rock etnosurf’ dei suoi “Tarantola 31“ con cui, nel 2013, ha pubblicato l’album “Nonostante Maria (va tutto bene)”.
“L’idea di affiancare, accompagnare, abbinare, termine caro alla sommelierie, il prezioso nettare con la pratica del suono, della melodia, dell’armonia e del ritmo non è nuovo ai nostri giorni, tutt’altro”, ha spiegato lo stesso Vazzaz, rilevando che “la precedenza va al vino, alla sua percezione come elemento portante, per poi valutare ogni possibilità d’accostamento etnico, emotivo, metaforico, tenendo conto che, alla fine, si tratterà, sempre e comunque, di un gioco, ossia, si badi bene, di una delle cose più importanti cui l’uomo possa dedicarsi. E non è un caso che, in varie lingue, giocare sia sinonimo di suonare e talvolta pure di recitare”.
Da questi presupposti, da cinque mesi di degustazioni, test e confronti, nasce così un viaggio sensoriale sorprendente nei ‘quattro teatri’ del Casato Prime Donne che ospitano gli assaggi.
Nella cantina di Montalcino, dove Donatella Cinelli Colombini produce il Brunello, si potranno ascoltare Monteverdi, Monk e Williams, Kodaly, Zappa in una sequenza studiata nei dettagli e realizzata da Mcm per la parte tecnica.
Per le note di un’ouverture improntata all’energia e alla vitalità, il compagno proposto sarà un Chianti Superiore 2012 di grande tipicità; la musica quella di Claudio Monteverdi “Ouverture da L’Orfeo -1607”. Nella Tinaia del vento, con panorama sui vigneti, si degusterà il Rosso di Montalcino 2012 ascoltando Thelonious Monk, Cootie Williams, “Round Midnight” (1944).
Nella Bottaia (ampio ambiente popolato da botti di rovere grandi e piccole) sarà il momento del Brunello di Montalcino 2010, sulle note di Zoltàn Kodàly nella “Sonata for solo cello opus 8”, “Adagio con grand’espressione” (1915).
Nella Sala da degustazione arredata con mobili ottocenteschi, il Passito Igt Toscana 2013 da uve Traminer, sarà accompagnato dai ritmi sincopati di Frank Zappa con “Mother People” (1968). Un vino dolce avvolgente, mieloso, ma dalla grande tenuta acida e dalla beva sorprendente che può anche abbinarsi alla follia di uno dei grandi geni contemporanei della musica.
di Patrizia Tonin
12 Agosto 2015