“La conclusione del negoziato tra Unione Europea e Canada per la creazione di un’area di libero scambio porterà benefici anche al nostro Paese, a partire dalla tutela dei prodotti Dop: finalmente, dopo 40 anni, questo accordo consentirà, per esempio, al Prosciutto di Parma e al San Daniele di poter essere commercializzati sul mercato canadese con i loro nomi”. Così il vice ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in vista della chiusura dei negoziati per il libero scambio tra Canada e Ue, in corso ad Ottawa. Insomma, si aprono nuovo porte per il Made in Italy.
Con una crescita economica “di qualità”, in grado di generare occupazione e aumento della produttività, ampie disponibilità di materie prime, soprattutto energetiche, un sistema imprenditoriale tecnologicamente avanzato e un mercato sofisticato, il Canada è sicuramente uno dei paesi che offre importanti occasioni di collaborazione, soprattutto per le imprese italiane che ora hanno un’occasione in più per entrare nel paese.
“L’accordo col Canada è sicuramente il più ambizioso tra quelli conclusi sinora dalla
UE in quanto”, ha precisato Calenda, “oltre ad azzerare i dazi sui prodotti industriali, contiene disposizioni che permetteranno alle nostre imprese di beneficiare di un più ampio accesso al mercato canadese per i loro prodotti e servizi. Inoltre, il Canada consentirà agli operatori Ue di partecipare agli appalti pubblici, sia a livello federale che delle Province. Per questo l’Italia non può che plaudere alla conclusione del negoziato, cui seguirà, entro pochi mesi, dopo l’approvazione del Consiglio e del Parlamento europeo, l’entrata in vigore”, ha concluso il viceministro Calenda.
28 settembre 2014
di Dario de Marchi