Navigare in rete per imparare a conoscere e poi assaporare il vino. Ossia Web e degustazioni. Ecco come la metà degli appassionati di vino nel primo mercato al mondo, gli Stati Uniti d’America, coltiva la sua conoscenza sul mondo di Bacco. Come riferisce il sito Winenews.it, la notizia emerge da un sondaggio on line di “Wine Spectator”, che ha chiesto ai propri utenti quale sia “la fonte di conoscenza” sul vino che utilizzano più di frequente per imparare qualcosa di nuovo sulla loro passione enoica. Internet, come prevedibile, è al primo posto, con il 30% delle risposte, seguito da degustazioni ed eventi, con il 18%. Poi vengono riviste e magazine, con il 15%, poco davanti a libri e guide, con il 14%.
Impatto limitato, invece, quello dei corsi sul vino, indicati dal 9% degli appassionati. Ancora di meno, in questo senso, quello dei viaggi nei territori del vino (6%) e praticamente irrisoria l’influenza dei sommelier nei ristoranti e degli addetti alle vendite nei negozi (4%).
Chiudono con il 3% “altre fonti”, e con appena l’1% le app sul vino, molto in voga per condividere immagini e giudizi delle bottiglie che vengono via via bevute, ma ancora nulle, evidentemente sul fronte della divulgazione della conoscenza del vino.
Indicazioni utili per chi si deve occupare di promozione e divulgazione in un mercato fondamentale per tutti i più importanti Paesi produttori, e tanto più per l’ Italia, che negli Usa è leader in volumi e valori tra gli importatori, e per la quale il business a stelle e strisce rappresenta quasi il 25% del fatturato realizzato all’estero, che nel 2013 ha superato i 5 miliardi di dollari.
Ed un’altra conferma importante, tanto più per i vini del Belpaese che fanno della varietà e della versatilità di abbinamento con il cibo uno dei loro punti di forza, arriva proprio sul fronte del “food and wine pairing”. Se, per il 52% dei lettori di “Wine Spectator”, la rivista enoica più diffusa in Usa, è una cosa abbastanza importante, per il 25% degli appassionati è di estrema importanza: solo il 17% delle persone mangia e beve semplicemente quello che gli piace, senza curarsi degli abbinamenti.
7 ottobre 2014
di Enos Caneva