Creare un ‘ponte di delizie’ per i palati più sopraffini che colleghi l’Umbria con l’Inghilterra per promuovere i prodotti enogastronomici della regione italiana nell’importante mercato londinese, rampa di lancio a sua volta di altri mercati ancora più dinamici in tutto il mondo. È questo l’obiettivo che si pone “Welcome Umbria”, il progetto nato dalla sinergia di più componenti per promuovere le eccellenze agroalimentari del territorio umbro nel Regno Unito attraverso il consolidamento delle stesse sul mercato UK e di conseguenza del turismo enogastronomico.
La presentazione alla stampa di Welcome Umbria è avvenuta nella sede della Provincia di Perugia alla presenza di Roberto Bertini, Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia; di Maria Cristina Lalli, ideazione e coordinamento di “Welcome Umbria”; di Marzia Demarzis, delegata Emeney Luxury Trader Ltd; di Anita Tizzi, Presidente di Group Tevere Servizi.
Nell’area del Loft di Emeney Luxury Trader Ltd, a Londra, verranno realizzati incontri B2B tra gli espositori e i buyer inglesi, conferenze stampa e lunch di degustazione, tutte azioni volte a promuovere sia le aziende dell’Umbria partecipanti nonché il territorio.
«L’idea di questo progetto Welcome Umbria», ha detto Maria Cristina Lalli, «è nata dalla mia professione, ovvero musicista che mi ha portata a viaggiare in molte capitali europee e quando mi sono trovata a rendere omaggio a colleghi di prodotti enogastronomici locali ho notato, da un lato, che erano molto apprezzati ma, dall’altro, che non c’era da parte delle aziende una strategia di commercializzazione. Quindi, si è scelto il Regno Unito proprio per l’importanza di questo mercato e per la sua dinamicità».
«Oramai è tempo di puntare sull’export», ha dichiarato l’Assessore Bertini, «e il canale londinese è estremamente importante se consideriamo anche la facilità di collegamenti con l’aeroporto perugino».
Marzia Demarzis ha spiegato ai presenti come intende promuovere i prodotti ed ha invitato «le aziende anche a mettersi in rete, magari pensando a consorzi, per essere più competitive in mercati così importanti».
3 settembre 2014
di Alberto Ercoli