Il mondo del libro italiano torna in Cina. Sono undici le aziende italiane che sono presenti alla “Beijing International Book Fair”, appena inaugurata ed in programma fino al 31 agosto a Pechino. Una fiera che si conferma tra le principali manifestazioni internazionali del settore editoriale per lo scambio di diritti.
Gli editori italiani sono rappresentati in uno stand collettivo di circa 70 metri quadrati, organizzato dall’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (Aie): le case editrici Ats Italia, Contrasto, De Agostini Libri, De Agostini Scuola, Rai-Eri, La Coccinella, Adriano Salani Editore, Digital-E, l’agenzia Find Out Team, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, sono a Pechino per la XXI edizione della Fiera, che quest’anno avrà la Turchia come paese ospite d’onore.
Il potenziale di mercato nel settore del libro e dell’editoria per la Cina è grandissimo. Nel 2012 sono stati pubblicati 414mila titoli, il 12% in più rispetto al 2011. Molto dinamico anche l’import-export dei diritti: nel 2012 sono stati 16.100 i titoli importati (+9,5%) per un valore di 137 milioni di dollari (+17,5%) e 7.600 quelli esportati (per un valore di 42 milioni di dollari, +30%). Alcuni generi, punti di forza dell’editoria italiana – come i libri per ragazzi, quelli d’arte, illustrati e scientifici – presentano grandi opportunità di sviluppo. In particolare l’editoria per ragazzi, anche per il numero di piccoli lettori cinesi che è oggi superiore all’intera popolazione statunitense (251 milioni di lettori 0-14 anni, il 19% della popolazione).
Roma, 28 agosto 2014
di Dario de Marchi